Eboli: torna il teatro e il Moa ospita ancora cultura

Silvana Scocozza
MOA Eboli

Il 13 aprile la compagnia sarda “Tra musica e parole” proporrà al MOA di Eboli L’Ultima Madre il concerto narrativo “Accabadora” tratto dal testo di Michela Murgia, un appuntamento unico e singolare che rientra nell’ambito della rassegna Teatro della Luna un evento curato dall’Associazione Primavera Circolo Mo’ Art in collaborazione col MOA Museum of Operation Avalanche e con la supervisione culturale e tecnica di Luigi Nobile e del tuo gruppo di lavoro.

“Acabar”, in spagnolo, significa finire. In sardo “Accabadora” è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un’assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. E lei l’ultima madre. E lei l’ultima, intangibile e tagliente silhouette nella Memoria.

Il Libro

Maria, una bambina indesiderata, viene adottata da Bonaria, una sarta che è anche un’accabadora, una donna che accompagna i moribondi nel loro ultimo viaggio. Maria cresce accanto a Bonaria e impara da lei tutto ciò che c’è da sapere sul suo lavoro, sul significato della morte e dell’amore. Un quotidiano confronto con il significato della morte e con il mistero dell’esistenza.

Il MOA è e resta culla di cultura per la Città di Eboli e per la Piana del Sele e l’occasione è sempre utile per visitare anche le sale espositive del museo della Operazione Avalanche.

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