Eboli: SIGNUM, la Personale di Gaia Marandino, ospite nelle sale del MOA

La cerimonia di inaugurazione di Signum – Lasciare il segno di Gaia Marandino è fissata per mercoledì 1 marzo, ore 20.00.

Silvana Scocozza
Gaia Marandino

Una esposizione artistica unica ed originale. Quadri, tele, qualche foto. Lavori pensati, immaginati, ideati, progettati e sapientemente realizzati. Dalla passione per il bello, per le forme, per i colori e per l’arte intesa nel senso più nobile del termine nasce Signum – Lasciare il segno, la Personale di Gaia Marandino, che sarà ospitata nelle accoglienti sale del MOA – Museum of Operation Avalanche, fiore all’occhiello della Città di Eboli e del Mezzogiorno d’Italia.

L’esposizione

L’allestimento artistico consta di circa venti opere in esposizione realizzate con la tecnica della pittura a olio che attraverso il sapiente gioco delle forme e dei colori, connubio perfetto che intreccia ed esalta le forme e rende i particolari realistici, saprà calamitare l’attenzione del visitatore. In mostra anche alcune fotografie, immagini che fermano il tempo e i colori e le luci.

Il taglio del nastro

La cerimonia di inaugurazione di Signum – Lasciare il segno è fissata per mercoledì 1 marzo, ore 20.00. La mostra di arti visive, che vanta il patrocinio morale del Comune di Eboli e il supporto di Monochrome Art, Mo’ Art – Circolo Culturale e Ricreativo, Sophis Associazione, sarà ad ingresso gratuito e visitabile fino a domenica 5 marzo, osservando gli orari museali.

Chi è Gaia Marandino

Gaia Marandino, al quinto anno di studi presso il Liceo Scientifico “Antonio Gallotta” di Eboli, ha iniziato a frequentare il corso di discipline artistiche nel 2016, all’età di 11 anni, frequentando la scuola d’arte dell’Associazione Artistico Culturale dell’Artigianato SitiArte, presieduta dalla Maestra d’arte Maria Astone, presente e operante sul territorio ebolitano da oltre venti anni.

Gaia mostra da subito una grande attenzione ai dettagli curando ogni minimo particolare nella forma e nel colore. Le sue opere si rifanno ad artisti contemporanei come Roberto Ferri e Serge Marshennikov.

Spesso usa prendere ispirazione da foto sapientemente scelte per rappresentare il proprio stato d’animo. L’immagine come linguaggio con cui comunicare. Grazie alla sua passione e dedizione, in soli sette anni di studio, ha raggiunto un’ottima padronanza della tecnica pittorica.

Dal 2016 con le sue opere Gaia prende parte a numerose mostre collettive.

TAG:
Condividi questo articolo
Exit mobile version