Eboli: riqualificazione urbana del rione Paterno, delocalizzazione del mercato. Protestano le associazioni di categoria

Silvana Scocozza
Mercato di Eboli

Se ne discute da qualche settimana e all’indomani di un accordo che pare non essere trovato le organizzazioni sindacali di categoria alzano ancora la voce e si schierano a difesa del mercato che è il più antico della Provincia di Salerno. “Il comune di Eboli ha predisposto i lavori di riqualificazione urbana del rione Paterno , sede attuale del mercato cittadino del sabato. I lavori costringeranno il mercato a dover lasciare libere  alcune aree e trovare una nuova allocazionesi legge in una nota che è diventata anche un manifestoNoi associazioni, rappresentanti delle imprese degli operatori del commercio su aree pubbliche ( ambulanti ) e degli operatori a posto fisso ( negozi ) non siamo contrari alla riqualificazione del quartiere Paterno. Siamo felici per il loro avvio. La riqualificazione deve però tenere presente anche le tante attività presenti in questo quartiere. I negozi sono non solo un volano economico ma fungono anche da punto di ritrovo, socialità e sicurezza”.

La riqualificazione urbana non può cancellare il mercato. “La riqualificazione del quartiere che non ha punti di aggregazione sociale non deve cancellare il mercato che e’ un momento di vere relazioni. Il mercato settimanale di Eboli è uno dei più antichi e consolidati dell’intera provincia di Salerno. E’ un servizio reso ai consumatori, ai cittadini che in una fase di forte contrazione dei consumi figlia della forte crisi economica in esso trovano un punto di grande risparmio. Il mercato rappresenta una esperienza per chi vende e chi compra. Chi vuole visitare una città cerca i mercati, le occasioni di incontro, i luoghi dove vivono le persone residenti”.

La proposta di tenere il mercato al centro

“La nostra proposta è di spostare il mercato nelle strade del quartiere non toccate dai lavori. Individuare un’ area e una soluzione definitiva che possa rispettare il lavoro degli ambulanti. Vogliamo ricordare che negli anni quaranta gli Amministratori di Eboli avevano scelto per lo svolgimento del mercato l’attuale sede Comunale. La scelta di mettere nel cuore della città tale attività economica conferma l’importanza strategica che il mercato ha con la cittadini. Evitiamo di svalutare ancora scelte lungimiranti del passato e lavoriamo insieme per individuare  un’area definitiva che soddisfi i cittadini, i consumatori, i negozi e gli operatori ambulanti”.

L’esperienza del Palasele è stata negativa

L’esperienza del Palasele, che viene riproposta è stata negli anni scorsi assai negativa. Significa andare incontro a un fallimento certo. Se questa fosse la decisione dell’amministrazione gli ambulanti ringrazieranno i cittadini di Eboli per la loro ospitalità concessa da decenni ma saranno obbligati a lasciare il mercato rinunciando alle concessioni. Eboli non avrà più il mercato settimanale dopo aver perduto la fiera  campionaria. Il mercato al Palasele spingerebbe i consumatori ad andare ancora di più presso i grandi centri commerciali dove tutto è finto: niente vita e niente anima.

La grande distribuzione predilige il grande consumo senza relazioni . Non lascia nulla nei territori ma solo distruzione del tessuto commerciale e di vivibilità delle città desertificandole completamente. Si svuotano i quartieri e nel nostro caso ancora maggiore utilizzo di auto, aumento dello smog e ticket parcheggi per i consumatori”.

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