Eboli: La “casa della strangulatora” è una discarica a cielo aperto, spazzatura e abbandono. Le proteste dei residenti

Abbandono incondizionato di rifiuti e immobili fatiscenti utilizzati come discarica di suppellettili e materiali di risulta della piccola lavorazione edile

Silvana Scocozza

Abbandono incondizionato di rifiuti e immobili fatiscenti utilizzati come discarica di suppellettili e materiali di risulta della piccola lavorazione edile. Deiezioni canine e preservativi. Materassi, reti metalliche e plastica. In vico I Barbacani, quella che è nota agli ebolitani come la “casa della strangulatora” è completamente invasa da suppellettili usurate e rifiuti di ogni genere, materassi e pannelli di cartongesso compresi.

Rabbia e proteste dei residenti

Non mancano comodini e reti metalliche, tubi idraulici, escrementi e preservativi. «Passeggiare tra i vicoli del borgo antico ebolitano anche per noi residenti – dice un uomo che abita a pochi metri dal ponte di San Biagioè diventato davvero complicato e non è nemmeno più piacevole ammirare le bellezze architettoniche di questo posto che è da sempre scrigno di arte e cultura». Tra chiese e palazzi nobiliari, vicoli e piazzette, nel borgo antico ebolitano regna sovrano l’abbandono e il decadimento. Protestano i residenti della zona storica che lamentano, ancora, incuria e scarsa attenzione da parte gli organi preposti al controllo.

Appello affinchè il borgo possa tornare come un tempo

Protestano anche gli avventori saltuari, quelli che amano immergersi tra i vicoli e le piazzette che hanno fatto e custodito la storia della città di Eboli. «Amo passeggiare avvolta dal silenzio del borgo, soprattutto alle prime luci dell’alba ma purtroppo sono costretta ad imbattermi tra rifiuti e sporcizia», ha detto amareggiata una giovane residente. L’auspicio di molti è quello di rivedere il borgo antico ripulito e messo nelle condizioni di tornare meta di appassionati e visitatori.

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