Eboli, Giornata della Memoria: open day al “Perito – Levi, ecco il programma

L'appuntamento è per questo pomeriggio a partire dalle ore 16:00

Silvana Scocozza
Istituto Perito Levi Eboli

E’ stata una settimana intensa quella che si è svolta ad Eboli per la Giornata della Memoria che ricorre, ogni anno, il 27 gennaio e che ricorda gli orrori della Shoah. Ieri la presentazione del libro “Il ladro di quaderni” di e con Gianni Solla e la storia di Campagna e del suo impegno per non dimenticare. Un momento forte, toccante, partecipato nell’auditorium “Marcello Gigante” dell’Istituto ebolitano, un incontro organizzato in collaborazione con il Comune di Eboli, il Museo Itinerario della Memoria e della Pace “Centro Studi Giovanni Palatucci” di Campagna e dell’Università Popolare della Terza Età di Roma.

L’incontro con il Direttore del Museo della Pace

I ragazzi hanno incontrato il Direttore del Museo della Memoria e della Pace di Campagna, l’architetto Marcello Naimoli, che ha presentato quella che lui stesso ha definito “la storia diversa di Campagna”. L’incontro è stato moderato dal Prof. Francesco Florenzano, direttore dell’Università Popolare della Terza Età di Roma. I giovani musicisti del Liceo Musicale, guidati dai loro docenti, hanno eseguito tre brani significativi: La vita è bella, Gam Gam e Dodi Li.

L’open day al Perito Levi

E’ in programma per questo pomeriggio, presso l’IIS “Perito-Levi” di Eboli, con i suoi indirizzi di Liceo Classico, Liceo Classico Europeo, Liceo Musicale e Liceo Artistico, diretto dalla prof. Laura Cestaro, “Giornata della Memoria” un Open Day particolare (dalle 16,00 alle 20,00) dove, oltre a presentare l’Istituto e i suoi indirizzi agli studenti di terza media e alle loro famiglie che stanno valutando in queste settimane dove proseguire il loro cammino di studi, si potrà anche ripercorrere il lavoro laboratoriale fatto in questi mesi per far crescere una cultura profonda e inclusiva, in grado di dare ai giovani tutti gli strumenti per affrontare il proprio futuro e al tempo stesso non far mai germogliare il seme dell’odio.

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