Eboli: gabbiani, colombi e topi. Il borgo antico invaso dai rifiuti

Discariche a cielo aperto e suppellettili abbandonate. I residenti pretendono più attenzione da parte degli organi preposti e dall’amministrazione comunale.

Silvana Scocozza
Eboli rifiuti

Non c’è tregua per i residenti del borgo antico di Eboli. Un altro fine settimana macchiato da rifiuti disseminati e discariche ovunque. Da largo San Giacomo a Porta Dogana passando per Corso Umberto I e Largo Potifredo, ma anche lungo via Europa e nei pressi della chiesa di Santa Rita la situazione che si presenta agli occhi di molti, un giorno sì e l’altro pure, è quella relativa all’abbandono incondizionato di rifiuti di ogni genere. Uno stato di degrado e di disagio per quanti vivono nella zona antica della Città.

Le condizioni del centro storico

Una situazione che non si può più tollerare. Gabbiani, colombi e topi abitano sui cumuli di rifiuti.

Scarti di rifiuti organici, cassettini di verdura marcia, plastica e materiali edili, suppellettili usurate e mobilia varia.

La rabbia dei residenti

I residenti non ci stanno più, alzano la voce, chiedono agli organi preposti di trovare una soluzione e, una volta per tutte, debellare un fenomeno che è sempre e costantemente in crescita.

«Tra Largo San Giacomo e Piazza Porta Dogana si assiste al mercato all’aperto dei mobili usati, uno scempio, è una guerra tra chi si prodiga per una corretta raccolta dei rifiuti e chi abbandona indiscriminatamente di tutto», accusa un residente molto attivo e sensibile.

«In via Europa e nelle adiacenze della chiesetta di Santa Rita – racconta una professionista del posto – la situazione è incresciosa. Assistiamo quotidianamente a indecorosi spettacoli di inciviltà».

In causa vengono chiamati l’assessorato all’ambiente che pure nei mesi scorsi aveva avviato controlli e perlustrazioni del territorio che qualche effetto avevano sortito, ma anche la società che si occupa della gestione dei rifiuti.

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