Disagi all’ufficio postale di Licinella. Movimento Disabilità segnala code e scarsa manutenzione

In occasione del ritiro delle pensioni segnalate criticità con anziani e disabili in fila per ore all'esterno dell'ufficio postale

Ernesto Rocco
Poste

Nuove polemiche per i disagi che i residenti riscontrano presso le Poste di Capaccio Paestum e in particolare di località Licinella. Code e scarsa manutenzione all’esterno della sede, rappresentano i problemi segnalati dal Movimento Disabilità presieduto da Luigi Marino. Problemi, in particolare, si sarebbero verificati nei giorni di giovedì 1 e sabato 3 giugno in occasione del ritiro della pensione.

La segnalazione del Movimento Disabilità

«È inconcepibile che ad ogni inizio del mese, in un Ufficio ItalPoste nato con ben quattro sportelli, si verifichino periodicamente attese lunghissime a causa della presenza di soli due operatori.
Puntualmente, ad ogni inizio mese, infatti, grazie allo spostamento di una delle unità “in forza” all’ufficio, molti anziani ed invalidi sono costretti ad un “tour de force” per l’accreditamento delle loro pensioni con attese lunghissime nelle aree esterne prive di ogni cura e pulizia e con siepi che addirittura, oltre ad invadere l’unico accesso per persone con carrozzella, sono presenti anche sull’unica panchina presente
», segnala Marino.

L’intervento di Fratelli d’Italia

Del caso si era già interessato il Coordinamento di Fratelli d’Italia guidato da Michelina Di Spirito che aveva segnalato la questione anche alla Direzione Nazionale delle Poste Italiane ed all’Autorità garante per le Comunicazioni. Il Movimento Disabilità ha fatto altrettanto, rivolgendosi anche il Responsabile della Macro Area Sud di Poste Italiane, «affinché vengano rimosse tali difficoltà a tutela di chi usufruisce dei servizi dell’azienda Poste Italiane».

L’appello

«Auspichiamo, considerando che nei mesi di luglio ed agosto in tale ufficio le utenze aumentano a dismisura, di non rivedere ancora gli sfortunati anziani ed i disabili fuori dall’ufficio postale, sotto le calure del solleone, ad attendere che il solito Specialista Gestione Operativa, giunto puntualmente da chi sa dove, sostituendosi al gestore di code, dia loro il “via libera” per accedere “uno ad uno”, previa consegna del numerino stampato al GDA, nel tanto ambito ufficio», concludono dal Movimento Disabilità.

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