Dimensionamento scolastico, incontro in Provincia

Riunione per il dimensionamento della rete scolastica in Campania: autorità e istituzioni si confrontano sul futuro delle sedi scolastiche.

Ernesto Rocco
Dimensionamento scolastico, incontro in Provincia

Si è tenuta oggi la riunione per il dimensionamento della rete scolastica in Campania, alla presenza di importanti autorità e rappresentanti istituzionali. L’obiettivo dell’incontro era raccogliere le proposte dei Sindaci dei Comuni e dei dirigenti degli Istituti scolastici provinciali riguardo agli anni 2024/2027.

Decreto ministeriale per il contingente organico dei dirigenti scolastici

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha emesso un Decreto riguardante il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi per i prossimi tre anni (2024-2027). L’Assessore Regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, aveva già annunciato in precedenza che il decreto prevedeva un numero di 961 alunni come condizione per il mantenimento dell’autonomia degli istituti scolastici e per evitare tagli.

Controversie sulla riduzione delle sedi scolastiche

Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, l’applicazione dei parametri previsti dal decreto porterebbe ad una riduzione delle sedi scolastiche in Campania, che passerebbero da 865 a 832 nel giro di un anno. Tuttavia, la Regione Campania contesta questa previsione e intende difendere il numero attuale di 865 sedi scolastiche normodimensionate.

Unità tra le istituzioni per difendere il piano di dimensionamento

La Regione Campania, la Provincia di Salerno, i Comuni e le Istituzioni Scolastiche si impegnano a difendere il piano di dimensionamento scolastico attuale. Saranno messe in atto azioni congiunte al fine di individuare possibili modifiche al piano che possano attenuare le conseguenze del Decreto Interministeriale, nel caso diventi legge.

L’Amministrazione Provinciale auspica una collaborazione fruttuosa, riconoscendo il ruolo fondamentale degli operatori culturali nella formazione dei giovani e nel conseguente sviluppo sociale ed economico della Provincia.

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