Dimensionamento scolastico e accorpamento IC Vigilio e IC Gonzaga: parla il Presidente del Consiglio di Istituto Norma Lamanna

Silvana Scocozza

Ferma, decisa, chiara. Sulla vicenda dell’accorpamento dell’Istituto Comprensivo Generale Gonzaga di Eboli con l’Istituto Comprensivo Virgilio, della frazione di Santa Cecilia, e all’indomani di una prima netta e ferma presa di posizione da parte dei genitori degli alluni, interviene il Presidente del Consiglio di Istituto G.Gonzaga, Norma Lamanna.

La posizione di Lamanna

«E’ assurdo pensare che una scuola di periferia, ossia l’IC Virgilio ubicata a Santa Cecilia, possa assumere l’autonomia e accorpare un istituto del centro cittadino, cancellandone il nome e un’identità storica. Non risulta chiaro perché la Regione, in mancanza di una delibera comunale in cui il nostro Sindaco avrebbe dovuto esporre perplessità ed avanzare una proposta più ragionevole per distanza ed offerta formativa, non abbia seguito pedissequamente le linee guida in materia di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa 2024/2025, che al par. 4 rubricato “Indirizzi e criteri per il dimensionamento della rete scolastica” prevedono, tra l’altro, che “nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica, viene data priorità alla costituzione di istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo, al fine di favorire percorsi di continuità educativa e didattica, a partire dalla scuola dell’infanzia, e garantire un processo di positiva integrazione di esperienze e competenze all’interno dello stesso ciclo di istruzione, utili anche a contrastare la dispersione scolastica”», dice Norma Lamanna a nome delle decine di famiglie della scuola ebolitana.

Nessun campanilismo, nessuna guerra di appartenenza e nemmeno demagogia, la Lamanna spiega: «Ad Eboli esiste ancora un circolo didattico per il quale sarebbe auspicabile un accorpamento nell’interesse degli alunni e di tutta la comunità scolastica ebolitana. Non avendo ricevuto nessuna risposta ai quesiti posti, ho scritto anche all’assessore regionale Fortini con l’auspicio di una risposta che tranquillizzi tutta la nostra comunità, docenti e genitori, preoccupati per la sorte della nostra scuola».

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