Dimensionamento scolastico: autonomie scolastiche a rischio. Campania presenta ricorso

A rischio con ben 146 autonomie, molte di queste nel Cilento e nelle aree interne della Campania

Fiorenza Di Palma
Aula scolastica

Dalla Campania scatta l’allarme per la nuova Legge di Bilancio nella parte in cui ha previsto una normativa sul dimensionamento scolastico, che comporta un taglio di sedi e personale. Dal 2024 entreranno in vigore le disposizioni previste dal Governo ma frutto anche dei limiti imposti dall’UE con il Pnrr.

Dimensionamento scolastico, cosa cambia?

Il parametro minimo per il mantenimento dell’autonomia scolastica passa da 500 a 900 alunni per scuola. Uno scenario che rischia di far scomparire un numero significativo di istituti con gravi ripercussioni negli assetti scolastici e nella vita di numerose comunità dei piccoli centri, soprattutto nelle Aree Interne.

In molti comuni, quindi, si rischiano conseguenze. Secondo le stime la maggior parte delle fusioni interesserà le regioni del Mezzogiorno e in particolare Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna.

E proprio la Campania sembra essere la regione più a rischio con ben 146 autonomie. La questione è sul tavolo della Conferenza delle Regioni per trovare un accordo entro maggio, altrimenti il ministero dell’Istruzione deciderà entro giugno.

Le polemiche

Intanto dopo le polemiche dei giorni scorsi da parte del Movimento 5 Stelle, ora è la Regione a muoversi. “Abbiamo deciso di impugnare la decisione del governo sul dimensionamento della scuola davanti alla Corte Costituzionale“, annuncia il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine dell’intervento con cui ha chiuso i lavori dell’assemblea pubblica sulla scuola convocata a Napoli.

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