Dal Cilento ritorna il #GirolevitespezzateDay: per promuovere la cultura sicurezza sul lavoro

Torna il #girolevitespezzateDAY, la parata in bicicletta per ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro e sensibilizzare sulla sicurezza.

Luisa Monaco
Domenico Nese

Si riaccende il motore del #girolevitespezzateDAY, la manifestazione in bicicletta che si terrà domenica 28 aprile in contemporanea in diverse città d’Italia per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro.

L’evento, giunto alla sua sesta edizione, è patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INAIL, ANMIL Nazionale, Fondazione AIFOS e FIAB.

Un impegno per la memoria e la prevenzione

Ideato dal cilentano Domenico Nese, già Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in un’azienda idrica del salernitano e Presidente dell’Associazione APS #girolevitespezzate, il progetto nasce dall’esigenza di non dimenticare le vittime degli incidenti sul lavoro e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione.

Un ciclo-viaggio di 1.000 km per dare voce a un dramma sociale

Nel 2019, Nese percorse in bicicletta 1.000 km da Ogliastro Cilento a Milano, in 17 tappe, ciascuna legata a una morte sul lavoro. Da lì, l’idea di trasformare il suo viaggio in un progetto strutturato, che oggi coinvolge cittadini, istituzioni e organizzazioni di tutta Italia.

Un evento pubblico e gratuito per tutti

Il #girolevitespezzateDAY è aperto a tutti: basta una bicicletta e la voglia di pedalare per circa 10 km. Il ritrovo e la partenza sono previsti per le ore 16:00 in piazza del Municipio di ogni città aderente.

L’appello di Domenico Nese: “Basta morti sul lavoro!”

Solo in Italia, nel 2023, ci sono state oltre 1.000 morti sul lavoro“, denuncia Nese. “E’ un dramma sociale che non può essere ignorato. Dobbiamo fare di più per la sicurezza sul lavoro e questa manifestazione vuole essere un segnale forte in questa direzione.

Un’iniziativa per cambiare la cultura della sicurezza

Il #girolevitespezzateDAY non è solo una parata in bicicletta, ma un’occasione per riflettere su un tema troppo spesso sottovalutato.

La sicurezza non deve essere vista come un fastidio o un adempimento burocratico“, sottolinea Nese. “Dobbiamo cambiare la cultura della sicurezza e questo passa anche attraverso la sensibilizzazione e l’educazione.”

Tra le piazze aderenti anche Eboli, Contursi Terme, Caselle in Pittari e Sapri.

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