Dal Cilento a Napoli per il primo Festival italiano della pasticceria nuziale

Bruno Sodano
Pietro Macellaro

Napoli ha “inaugurato” il primo Festival italiano della pasticceria nuziale, intitolato Dolce Amore. Fra gli ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana troviamo, ne troviamo uno cilentano.

Il 17 maggio 2023, nonostante il tempo, Piazza del Plebiscito è stata la cornice perfetta del primo Festival dedicato alla pasticceria nuziale italiana. Un evento organizzato da Apei (Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana) che ha come presidente Igino Massari.

Pietro Macellaro: un vanto per l’intero Cilento

Fra gli Ambasciatori che hanno esposto le diverse creazioni troviamo un talentuoso e famoso pasticcere cilentano, Pietro Macellaro. In un attimo ha affascinando e ammaliato le migliaia di persone che si sono trovate coinvolte nella grande festa. Pietro, il pasticcere agricolo cilentano, è sempre in prima linea per quanto riguarda gli eventi nazionali e internazionali. Non esageriamo nel dire che Macellaro è oltre che una Perla anche un vanto per l’intero Parco Nazionale del Cilento.

Ecco il Festival Dolce Amaro

Il Festival, quest’anno intitolato ‘Dolce Amore’, organizzato da Apei (Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana) con il patrocinio di Regione Campania e Comune di Napoli. era ad ingresso libero. La prima edizione è stata dedicata al matrimonio napoletano. Tanti i protagonisti dell’evento fra cui il conduttore e wedding planner Enzo Miccio, che presenterà la sua collezione di abiti da cerimonia e condurrà l’evento insieme a Irene Colombo.

Sarà un momento particolarmente significativo per Apei, che ha deciso di condividere con il grande pubblico tutte le curiosità e i segreti che gravitano intorno a uno dei riti più importanti per tutti” spiega Iginio Massari, presidente dell’associazione degli Ambasciatori pasticceri.

“La serata sarà una grande occasione per raccontare da diversi punti di vista il tema del matrimonio, in un connubio perfetto tra il mondo della pasticceria e quello della moda, entrambi rappresentati al livello più alto”. E da quello che abbiamo visto, il Presidente aveva ragione.

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