Cilento: corteggiamento, credenze popolari e “fatture”, ecco com’era visto l’amore nel passato

Luisa Monaco

Nel passato, l’amore e il corteggiamento erano intrinsecamente legati a tradizioni e credenze radicate nella cultura italiana, in particolare tra le comunità contadine del Cilento. I genitori esercitavano un controllo assoluto sulla vita dei figli, specialmente delle figlie, influenzando le loro scelte e ostacolando ogni iniziativa amorosa. La madre aveva il compito di impartire un’educazione impeccabile ai figli e di garantire la condotta seria delle figlie.

La fase del corteggiamento

Il corteggiamento era considerato un tabù, e gli innamorati erano costretti a ricorrere a sotterfugi per vedersi. Un momento cruciale per gli incontri amorosi era rappresentato dai pellegrinaggi, come quello alla Madonna di Novi Velia sul Gelbison, dove si faceva vita comunitaria e avvenivano molte delle prime fasi degli innamoramenti.

Tuttavia, la differenza sociale e la posizione geografica potevano rappresentare ostacoli insormontabili all’amore. Le scelte dei partner dovevano essere oculate, e la dote era di grande importanza per le ragazze.

Gli incontri tra fidanzati

Gli incontri tra innamorati avvenivano spesso alla fontana del paese, dove le ragazze speravano di organizzare incontri segreti. La chiesa durante le funzioni religiose era un altro luogo di incontro, dove gli sguardi tra ragazzi e ragazze potevano scambiarsi furtivamente.

Il corteggiamento richiedeva un grande sforzo, poiché le occasioni d’incontro erano rare. La madre doveva essere informata del fidanzamento e dare il suo consenso, poiché si desiderava che la futura nuora fosse una donna onesta e di buona famiglia.

Il matrimonio era il culmine della vita di una donna, ma poteva capitare che una ragazza rifiutasse un pretendente, causando il risentimento dell’amante respinto.

Le fatture d’amore

Le tradizioni comprendevano anche incantesimi d’amore, come la “fattura della mela” o della bevanda, utilizzate per conquistare il cuore di qualcuno o per far innamorare.

La riappacificazione

Un momento speciale, in cui gli innamorati si scambiavano un rametto d’ulivo come segno di pace. Era l’unico momento in cui la ragazza faceva la prima mossa, donando il rametto al giovane che le piaceva. Dopo questo gesto, venivano inviate dichiarazioni d’amore tramite terzi per organizzare il matrimonio.

Riti e tradizioni antiche

Queste tradizioni e credenze facevano parte integrante della vita contadina nel passato, influenzando profondamente il modo in cui l’amore si sviluppava e si esprimeva in quei tempi. Oggi, queste usanze possono sembrare sorprendenti, ma rappresentano un pezzo prezioso della storia e della cultura italiane.

Condividi questo articolo
Exit mobile version