Cilento: cento candeline per “zio” Giuseppe Lione. Da giovane fu internato in un campo di concentramento

Buon compleanno a zio Giuseppe Lione. Festa nella comunità di Santa Marina

Maria Emilia Cobucci
Giuseppe Lione

È in festa la comunità di Santa Marina per l’ambito traguardo raggiunto nella giornata di oggi da Giuseppe Lione. Zio Giuseppe, come tutti lo chiamano in paese, ha spento infatti le 100 candeline accerchiato dall’amore dei suoi familiari e della moglie Carmela Maria Giudice, al suo fianco da ormai una vita.

La storia di Giuseppe Lione

Sei figli, 10 nipoti e 18 pronipoti, questi i numeri della numerosa famiglia di zio Giuseppe che neanche a dirlo ha partecipato al Secondo Conflitto Mondiale. A 18 anni è andato in guerra. Un ricordo indelebile per il centenario.

“Sono stato per quattro anni prigioniero in un campo di concentramento – ha ricordato Giuseppe Lionee se non fosse stato per gli inglesi saremmo morti tutti. Sono loro che ci hanno salvato”.

Rientrato a Santa Marina, il centenario ha iniziato a lavorare nei campi accompagnato sempre dalla moglie. Con amore e dedizione ha portato avanti la sua famiglia che oggi era tutta intorno al festeggiato.

La festa

Una giornata importante per il neo centenario raggiunto anche dal Sindaco del Comune di Santa Marina Giovanni Fortunato che ha brindato all’importante momento e ha l’ha omaggiato con un dono da parte dell’amministrazione da lui rappresentata.

“È una giornata di festa per tutta la comunità – ha affermato il Sindaco Fortunato – Conosco zio Giuseppe da molti anni ed è stato sempre un uomo laborioso e un grande lavoratore. È una persona umile che ha dedicato la sua vita alla famiglia. È un uomo che rappresenta l’emblema del Cilento e delle nostre comunità. Zio Giuseppe è un esempio importante per tutti coloro che decidono di vivere in questa meravigliosa terra dove si vive bene e a lungo”.

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