Cilento: assolti due imprenditori accusati di sfruttamento lavoratori romeni clandestini

Due imprenditori di Pisciotta rischiavano una condanna fino a 15 anni di reclusione. Arriva l'assoluzione dopo oltre 10 anni

Maria Emilia Cobucci
Il Tribunale di Vallo della Lucania

Si è conclusa ieri, con l’assoluzione perché il fatto non sussiste, decretata dal Tribunale Collegiale di Vallo della Lucania, la lunghissima vicenda processuale di due stimati imprenditori di Pisciotta, C.G. e G.C., accusati di aver diretto e promosso l’arrivo di lavoratori romeni clandestini, assumendoli alle proprie dipendenze.

Un processo durato oltre 10 anni

Un processo durato oltre dieci anni Dopo un processo durato oltre dieci anni, i due imprenditori, difesi dagli avvocati Nanni Marsicano e Vincenzo Speranza, sono stati riconosciuti estranei dalle condotte contestate, per le quali rischiavano una condanna fino a quindici anni di reclusione. La vicenda prese avvio nel 2005, quando a seguito di accertamenti, la P.G. ritenne esistenti collegamenti con imprenditori di Tortora in Calabria.

La conclusione del processo a Vallo della Lucania

Nel processo, spostato per competenza dal Tribunale di Paola a quello di Vallo della Lucania, i giudici del collegio vallese hanno accertato la insussistenza delle ipotesi accusatorie, ritenendo non provate sia le condotte di promozione sia quelle di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante del trattamento disumano.

Giustizia dopo anni di calvario per gli imputati

La conclusione restituisce dopo anni di calvario giustizia agli imputati. Gli avvocati Nanni Marsicano e Vincenzo Speranza difesero con successo i due imprenditori, dimostrando l’insussistenza delle accuse. I clienti rischiavano una pesante condanna, ma ora sono stati riconosciuti estranei alle condotte contestate e possono finalmente riprendere la loro vita senza il peso dell’accusa.

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