ChatGpt ritorna in Italia: accettate le richieste del Garante della Privacy

Altre tutele sono state introdotte nella piattaforma, tra queste l’inserimento, nella schermata di Benvenuto

Francesca Scola
Chat gpt

Con l’impegno a garantire più trasparenza e diritti per gli utenti, ChatGpt ritorna disponibile in Italia. Positiva la risposta del Garante della Privacy che mostra l’entusiasmo nella riuscita dell’accordo e si pone l’obiettivo di proteggere e garantire la privacy degli utenti e della piattaforma.

La nota

L’incontro tra l’azienda OpenAI, che gestisce la piattaforma, e il Garante ha portato a chiarire le richieste di quest’ultimo in merito alla tutela dei dati personali dei fruitori. L’intesa è arrivata a pochi giorni dalla scadenza del termine fissato dal Garante, ovvero il 30 aprile. OpenAI ha pubblicato una nota nella quale descrive tutte le misure adottate per poter soddisfare le richieste avanzate dall’Autorità italiana.

Queste richieste erano state inserite in un provvedimento, lo scorso 11 aprile. L’azienda ha spiegato, inoltre, che i nuovi termini introdotti a tutela della privacy saranno disponibili per gli utenti europei e anche per quelli extra-europei, al fine di tutelare e riconoscere a tutti il pieno esercizio dei propri diritti. Queste le informazioni che sono emerse dalle dichiarazioni del Garante.

Le nuove disposizioni

Tra le misure previste vi è anche la predisposizione e la pubblicazione di un’informativa che chiarisce quali dati personali e con quali modalità vengono trattati ai fini di addestrare l’algoritmo. Tra le possibilità per gli utenti è inclusa anche la scelta di opporsi al trattamento dei propri dati sensibili.

Per questo motivo l’azienda ha messo a disposizione una maschera che compare all’apertura della pagina, ancor prima della registrazione, avvisando l’utente futuro delle misure adottate e lasciandogli libera scelta nell’utilizzo o meno del sistema.

Altre tutele sono state introdotte nella piattaforma, tra queste l’inserimento, nella schermata di Benvenuto, di un pulsante tramite il quale, per accedere di nuovo al servizio, i fruitori devono dichiarare di essere maggiorenni oppure di avere più di 13 anni e di aver ottenuto il consenso dei genitori. Quest’ultima misura è prevista soltanto per gli utenti italiani.

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