Camerota in festa per il Santo Patrono San Vincenzo Ferreri

Oggi la Chiesa celebra la Solennità di San Vincenzo

Luisa Monaco
San Vincenzo Ferreri

San Vincenzo Ferreri, noto anche come Vincent o Vicent Ferrer, è un santo spagnolo la cui fama è legata ai numerosi prodigi attribuiti alla sua intercessione.

È l’unico santo al mondo la cui canonizzazione è stata accompagnata dal riconoscimento di oltre ottanta miracoli e migliaia di testimonianze. Secondo i suoi agiografi, la sua fama di taumaturgo era tale che “era un miracolo quando non faceva miracoli”.

Cenni biografici

Nato a Valencia il 23 gennaio 1350 da una famiglia di nobile casata vicina alla casa reale di Barcellona, San Vincenzo crebbe come un dono speciale di Dio, incoraggiato dalla madre, che aveva ricevuto segni che anticipavano la grandezza del figlio.

Dopo aver completato gli studi iniziali a Valencia, a 18 anni decise di diventare un religioso e il 6 febbraio 1368 entrò nell’ordine dei domenicani, noti come frati predicatori, per portare la Parola di Dio in tutto il mondo.

Gli studi

San Vincenzo proseguì i suoi studi presso le case di formazione dei domenicani a Barcellona, Lerida e Tolosa. Il cardinale Pietro De Luna, legato pontificio, si interessò molto a lui per la sua intelligenza straordinaria e gli offrì diverse opportunità di ricoprire importanti cariche ecclesiastiche, ma il Santo le rifiutò sempre.

Durante lo Scisma d’Occidente, San Vincenzo fu nominato confessore e consigliere personale di Benedetto XIII, il papa eletto dai cardinali francesi dopo la morte di Clemente VII. In seguito ad una visione del 1395, si dedicò alla predicazione, soprattutto sulla morte e il giudizio individuale ed universale, guadagnandosi il titolo di “Angelo dell’Apocalisse”.

San Vincenzo Ferreri trascorse gran parte della sua vita a predicare in tutta Europa, anche se parlava solo il valenciano. Tuttavia, molti furono in grado di capirlo grazie all’intercessione dello Spirito Santo. Egli trascorreva gran parte della notte in preghiera e digiunava tutti i giorni tranne la domenica. Subì numerosi attacchi del demonio, ma resistette a tutte le tentazioni grazie alla preghiera e alla devozione alla Madonna.

Nonostante fosse uno dei principali fautori del Concilio di Costanza del 1417, San Vincenzo decise di non partecipare e si dedicò completamente alla predicazione itinerante. Durante circa 20 anni di predicazione incontrò migliaia di persone e molte di loro si convertirono grazie ai suoi sermoni.

San Vincenzo Ferreri morì il 5 aprile 1419 all’età di 69 anni a Vannes, in Bretagna, in Francia. Fu canonizzato nel 1455 da papa Callisto III, che lo proclamò patrono della Spagna e della Sardegna. Oggi, San Vincenzo Ferreri è ancora venerato come uno dei più grandi taumaturghi della Chiesa cattolica.

Il culto di San Vincenzo: storia, iconografia e festa a Camerota

San Vincenzo è stato canonizzato il 3 giugno 1455 nella chiesa domenicana di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Il suo culto è stato confermato da Pio II con una bolla nel 1458. Dopo la sua morte, la sua fama si è diffusa largamente per i numerosi prodigi attribuiti alla sua intercessione. San Vincenzo è l’unico santo canonizzato per il riconoscimento di oltre ottanta miracoli documentati con migliaia di testimonianze. I suoi agiografi riferiscono che compiva frequenti miracoli, come guarigioni, esorcismi, risurrezioni, conversioni di peccatori, eretici e non cristiani.

Nell’iconografia, San Vincenzo viene raffigurato sempre con l’abito domenicano, tunica bianca e mantello nero, e la tonsura. Quasi sempre presenta un braccio alzato con l’indice rivolto verso l’alto, che può indicare sia il monito a tenere lo sguardo sulle cose di lassù, sia il riferimento di un fatto prodigioso di cui è protagonista il Santo. La maggior parte delle immagini presenta una fiammella sul capo del Santo, come gli Apostoli a Pentecoste, ad indicare il dono dello Spirito Santo che consente a tutti i fedeli di comprendere le parole che annuncia. Altre volte, è raffigurato con le ali per richiamare la sua predicazione come l’angelo dell’Apocalisse o la sua bontà che lo faceva simile ad un angelo.

San Vincenzo, patrono dei muratori: ecco perchè

San Vincenzo è considerato il patrono dei muratori a causa di un fatto prodigioso che si racconta nella sua vita. Il priore aveva proibito a San Vincenzo di fare miracoli perché, secondo lui, ne faceva troppi ed aveva iniziato così a contenersi. Un giorno, mentre camminava per una via, vide un uomo che cadeva da un’impalcatura. Sapendo di non poter compiere il miracolo, in obbedienza al suo superiore, lasciò l’uomo sospeso in aria e corse a chiedere al priore il permesso di intercedere per l’uomo. Giunto sul posto anche il priore, e incantato dal prodigio, concesse a San Vincenzo di poter salvare l’uomo.

La festa di San Vincenzo è una devozione molto sentita a Camerota, dove ogni anno gli abitanti tributano al loro santo patrono solenni festeggiamenti. In particolare, la festa viene celebrata il 5 aprile, giorno della memoria liturgica, e nella seconda domenica di luglio. La festa vede una grande partecipazione di popolo, accresciuta ulteriormente dall’arrivo in paese di emigranti sparsi per l’Italia e per il mondo, che ritornano proprio per la festa. L’attaccamento al Santo è espresso non solo nella maestosità dei festeggiamenti ma anche nella nutrita partecipazione ai tanti momenti di preghiera.

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