Bonus casa: quali sono le agevolazioni edilizie e le date delle scadenze

Redazione Infocilento
Bonus Casa

Il 16 febbraio il Consiglio dei ministri ha bloccato, attraverso un nuovo decreto legge, le cessioni dei crediti e dello sconto in fattura per i vari bonus edilizi. Vale a dire che non sono più utilizzabili tali modalità alternative per l’Ecobonus, il bonus facciate, il sismabonus, il bonus barriere architettoniche e quello ristrutturazione.

Ciò che puoi fare per risparmiare è ottenere la detrazione fiscale, però solo dopo che hai sostenuto tutte le spese relative all’edilizia personalmente.

Inutile dire che tutto ciò ha creato una serie di pareri contrastanti. Tutti coloro che lavorano nel settore infatti sanno che in questo modo ci sarà un calo di lavoro a causa della difficoltà per le persone di accedere a incentivi per il risparmio energetico e la riqualificazione di un edificio.

Il malcontento generale ha portato Palazzo Chigi a organizzare una serie di incontri con lo scopo di trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Attualmente infatti sembra che ci sia un margine di intervento su due fronti.

  • Utilizzare il modello F24 in modo da dare maggior libertà di manovra alle banche per quanto riguarda l’acquisto di nuovi crediti di imposta
  • Cessione del credito rivolta alle famiglie a basso reddito che hanno bisogno di lavori edilizi per ristrutturare la casa dopo un sisma

Come cambiano i bonus casa nel 2023

Come spiega Giacomo Ricotti, consulente fiscale di Bankitalia, nella prima fase c’è stata una circolazione del credito praticamente illimitata che, unita agli scarsi controlli, ha portato a sviluppare un numero elevato di frodi. Di conseguenza adesso c’è un controllo preventivo molto più rigoroso per evitare i controlli ex post che invece vanno a causare incertezza negli operatori.

Ecobonus

L’ecobonus resta però in vigore fino al 31 dicembre 2024, e anche senza la cessione del credito o lo sconto sulla fattura, chi sceglie di richiederlo può ottenere una detrazione – variabile dal 50% al 65%, secondo l’intervento – di quei lavori che hanno permesso di migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Vi rientrano perciò la sostituzione delle caldaie tradizionali a favore di quelle a condensazione, oppure il cambio di serramenti e infissi. Nel 2025 l’aliquota tornerà al 36%.

Bonus ristrutturazione

Discorso simile per il bonus ristrutturazione al 50% attivo fino al 2024, per un limite massimo di spesa di 96 mila euro. Destinato però solo a:

  • Manutenzione straordinaria
  • Restauro
  • Risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia su unità immobiliari
  • Manutenzione ordinaria per edifici residenziali

Bonus facciate

Non vengono più assegnati bonus sugli immobili che richiedono il bonus facciate. Era un’agevolazione che permetteva di ottenere uno sconto del 60% su tutte le spese del 2022 e del 90% per quelle relative al 2020 e 2021. Tale misura interessa solo gli immobili presenti nel centro storico o zone di completamento, mentre sono esclusi quelle delle zone in espansione e zone produttive.

Sismabonus

Rimane disponibile il Sismabonus fino al 31 dicembre 2024 senza però sconti in fattura o cessione del credito. La detrazione è del 90% rispetto all’esborso per la ristrutturazione dell’immobile danneggiato dal sisma. Dopo questa data torna al 36% fino a un massimo i 48 mila euro. I lavori edilizi che vi rientrano devono trovarsi in zone ad alta pericolosità.

Bonus mobili

Di questa agevolazione possono beneficiare solo i soggetti che fruiscono della detrazione 50% ristrutturazioni per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Permette di comprare, con una detrazione pari al 50%, mobili ed elettrodomestici con una classe inferiore uguale o superiore a A, E per lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici. Nel 2023 la spesa massima prevista su cui calcolare la detrazione è di 8 mila euro, e scenderà a 5mila euro nel 2024.

Incentivi prima casa

I giovani con meno di 36 anni possono ottenere un aiuto economico per l’acquisto della prima casa. Per esempio l’esenzione da: imposta catasta, e ipotecaria e di registro.

Viene poi riconosciuto il credito d’imposta pari al tributo relativo all’acquisto. Viene poi esentata l’imposta sostitutiva per quanto riguarda i finanziamenti legati alla costruzione e la ristrutturazione.

Bonus acqua potabile

È in vigore fino al termine di quest’anno. Il credito di imposta è del 50% per un intervento fino a 1.000 euro che sale a 5 mila per gli immobili commerciali o istituzionali.

Lo scopo di questo bonus è quello di ridurre i contenitori di plastica e migliorare la qualità dell’acqua che esce dall’acquedotto domestico.

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