Associazione a delinquere e traffico di droga: 53 persone coinvolte. I dettagli

Tra le persone coinvolte anche cilentani

Angela Bonora
Polizia

Nella mattinata odierna, il personale della Squadra Mobile presso la Questura di Salerno e del Nucleo Regionale di Napoli della Polizia Penitenziaria ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari su 53 persone.

L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) presso il Tribunale di Salerno, su delega della Procura della Repubblica di Salerno.

Accuse e reati contestati

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla cessione di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere finalizzata all’introduzione illecita di dispositivi di comunicazione in carcere. Inoltre, sono stati contestati numerosi reati collegati a queste associazioni criminali.

Attività investigative e scoperta dell’attività di introduzione illecita

Le attività investigative, ancora in corso e soggette a ulteriori sviluppi, hanno rivelato un’attività seriale di introduzione di telefoni cellulari, materiale informatico e droghe di vario genere, tra cui cocaina, hashish e marijuana, all’interno della Casa Circondariale di Salerno. Secondo l’accusa, il materiale introdotto illegalmente sarebbe stato successivamente commercializzato dai membri dell’associazione a favore degli altri detenuti, a prezzi significativamente più alti rispetto al mercato.

Secondo l’ipotesi investigativa accolta dal G.I.P., le introduzioni illecite avvenivano dall’esterno della struttura carceraria, utilizzando anche droni e sfruttando le consegne durante i colloqui settimanali dei detenuti con i familiari. Inoltre, le sostanze stupefacenti o i microtelefoni venivano occultati all’interno dei pacchi postali, insieme a beni il cui ingresso era consentito.

Sequestro preventivo di numerose Carte PostePay

Come parte dell’operazione, è stato disposto il sequestro preventivo di numerose Carte PostePay intestate o in possesso dei soggetti accusati di far parte dell’associazione. Si ritiene che tali carte fossero utilizzate per accumulare i proventi illeciti derivanti dalle attività criminali del sodalizio.

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