Arriva Gennaio: curiosità, notizie e proverbi del nuovo mese

Angela Bonora
Calendario mese gennaio

Arriva Gennaio, il primo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, con i suoi 31 giorni che lo posizionano nella prima metà dell’anno civile.

Il nome Gennaio

La denominazione “gennaio” ha origine dal dio romano Giano (Ianuarius), divinità associata alle porte e ai ponti, ma simboleggiante in generale ogni fase di transizione e cambiamento. Infatti, gennaio apre le porte al nuovo anno, segnando l’inizio di un nuovo ciclo.

Il calendario romano originale, composto da 304 giorni, considerava l’inverno come un periodo senza mesi. Fu Numa Pompilio a introdurre gennaio e febbraio, portando l’anno a una parità con l’anno solare. La riforma giuliana del 46 a.C. allineò il primo giorno del mese con il Capodanno, anche se questo ordine non è stato costantemente mantenuto nel corso dei secoli. Nel Medioevo, ad esempio, il primo giorno dell’anno poteva variare tra il 1° marzo (come nella Repubblica di Venezia) e il 1° settembre (nell’Impero d’Oriente e in Russia), una pratica che perdurò fino al XVIII secolo. Gennaio conclude i festeggiamenti del Natale cristiano con l’Epifania, celebrata il 6 gennaio.

Curiosità del mese

Tra le curiosità di gennaio, nell’emisfero boreale rappresenta l’equivalente stagionale di luglio nell’emisfero australe, e viceversa. Negli anni non bisestili, gennaio inizia con lo stesso giorno di ottobre. Il granato è la pietra del mese, mentre il fiore del mese può essere il garofano o il Galanthus.

I tre giorni finali di gennaio sono noti come i “giorni della merla“.

Il 12 gennaio 1927 segna l’inizio della vita legale della provincia di Brindisi, parte del progetto di suddivisione della provincia di Terra D’Otranto di Mussolini. L’annuncio ufficiale al podestà di Brindisi venne fatto il 6 dicembre 1926, e la provincia fu istituita con il R.D.L. del 2 gennaio 1927, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno l’11 gennaio.

Proverbi

  • L’uva di capodanno non portò mai danno.
  • Tempo chiaro e dolce a Capodanno, assicura bel tempo tutto l’anno.
  • A Gennaio l’Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San Benedetto che ne riporta un bel sacchetto!
  • San Severino, dalla barba bianca, di neve ne porta una gamba. (8 Gennaio).
  • Sant’Antonio, gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l’uno e l’altro poco dura. (17 Gennaio).
  • Per San Bastiano, sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai. (20 Gennaio).
  • San Bastiano la viola in mano. (20 Gennaio).
  • Sant’Agnese , il freddo è per le siepi. (21 Gennaio).
  • San Vincenzo l’inverno mette i denti. (22 Gennaio).
  • Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio.
  • Freddo e asciutto di Gennaio, empiono il granaio.
  • Polvere di Gennaio, carica il granaio.
  • Se l’ape gira di Gennaio tieni da conto il granaio.
  • Il buon Gennaio fa ricco il massaio.
  • Quando canta il pigozzo (picchio) di Gennaio, tieni a mano il pagliaio.
  • A mezzo Gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.
  • Guardati dalla primavera di Gennaio.
  • Felice il bottaio che pota in Gennaio.
  • Ogni gatta ha il suo Gennaio.
  • Luna di grappoli a Gennaio, luna di racimoli a Febbraio.
  • Bello di Gennaio, spesso brutto di Febbraio.
  • La luna di Gennaio è la luna del vino.
  • Chi pota alla mancanza di Gennaio, pota a uva (con la luna calante).
  • Chi pota a Gennaio, pota al grappolaio. A Gennaio tutti i gatti nel gattaio.
  • Il pollame di Gennaio empie il gallinaio.
  • Gennaio forte, tutti i vecchi si augurano la morte.
  • Quando Gennaio mette erba, se tu hai grano tu lo serba.
  • Non v’è gallina o gallinaccia che di Gennaio uova non faccia.
  • A Gennaio: sotto la neve pane, sotto la pioggia fame.
  • La luna di Gennaio fa luce come giorno chiaro.
  • Primavera di Gennaio reca sempre un grande guaio.
  • Se Gennaio sta in camicia, marzo scoppia dalle risa.
  • Gennaio bello Febbraio in mantello.
  • La luna di Gennaio fa luce come giorno chiaro.
  • Gennaio: Dopo la neve, buon tempo viene.
  • La neve di Gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina.
  • Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.
  • A mezzo Gennaio, metti l’operaio.
  • Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di Gennaio.
  • Gennaio secco, lo villan ricco. Gennaio e Febbraio mettiti il tabarro.
  • Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).
  • Gennaio fa il peccato, e Maggio è il condannato.
  • Anno nôvo, ‘n salto de bôvo.
  • Annu nou, frusta noa Annu novu, ‘gni gajina porta l’ovu.
  • A San Maur (15 gennaio) una fred dal diàvol, a sant’ Antoni (17 Gennaio) una fred dal demoni.
  • Sant’ Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca.
  • Sant’ Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia.
  • San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man.
  • A Sant’ Agnes cór la löserta par la ses.
  • San Vincenz de la gran fredüra, San Lorenz de la gran caldüra: vün e l’ alter poch el düra.
  • Se per San Paolo (25 gennaio) è sereno, abbondanza avremo.
  • De le calendule e de le crescendule no me ne cüre, basta che’ l dé de San Paol no’ l sé scüre.
  • Se gennare mette la jerve, tiette le grane ca’ te serve
  • Se gennare è cattive e triste, d’ogni frutte riimpie ie canistre
  • Se gennare mette la jerve, tiette le grane ca’ te serve
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