Agropoli, Pesce accusa: «è morta la democrazia»

Ancora polemiche dopo il consiglio comunale di Agropoli. Pesce è duro nel commentare l'atteggiamento della maggioranza

Ernesto Rocco
Raffaele Pesce

Il tricolore oggi dovrebbe essere a mezz’asta, o listato a lutto: ieri, nella Casa comunale, è morta la democrazia”. Così Raffaele Pesce, consigliere comunale del gruppo Liberi e Forti, commenta quanto avvenuto ieri durante il consiglio comunale.

I motivi delle contestazioni

“Sindaco, presidente del consiglio e consiglieri di maggioranza hanno fatto in modo che non ci fosse il numero legale per discutere le interrogazioni e le mozioni proposte dalla minoranza”, dice Pesce.

L’esponente dell’opposizione ricorda che “Il consiglio comunale era stato convocato, su mia iniziativa, proprio dalla minoranza, per discutere delle osservazioni al PUAD, piano di utilizzazione del demanio marittimo, da presentare alla Regione entro il 6 marzo, e di tanto altro ancora. Ebbene, hanno invertito l’ordine del giorno stabilito nella conferenza dei capigruppo con Sindaco presente, votato gli argomenti della maggioranza e poi hanno lasciato l’aula non permettendo alla minoranza neppure la discussione degli argomenti, importantissimi per la città, proposti”.

La richiesta di un nuovo consiglio comunale

I consiglieri di minoranza non si sono persi d’animo: abbiamo depositato una richiesta di convocazione di consiglio comunale da convocare entro 20 giorni. Da palazzo di città, al momento, nessuna comunicazione attraverso i canali ufficiali su quanto accaduto nella giornata di ieri.

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