Affidamento cani randagi ad Agropoli: Pesce presenta interrogazione

Negli anni scorsi il comune fu costretto ad annullare l'affidamento ad un canile dei cani randagi accalappiati sul territorio

Ernesto Rocco
Cani randagi

Un’interrogazione per chiedere lumi sull’affidamento dei cani randagi ad Agropoli. A presentarla è il consigliere comunale Raffaele Pesce.
Nell’agosto scorso, infatti, il comune cilentano finì sotto i riflettori della Lega Nazionale Protezione Cani e Assocanili Campania che proposero ricorso al Tar contro l’affidamento definitivo dei cani.

Le polemiche degli animalisti

«Questa tratta di cani evidenzia la totale indifferenza dei comuni cilentani nei confronti dei randagi accalappiati sul territorio – accusarono gli animalisti – I Comuni hanno l’obbligo di vigilare sui canili a cui affidano i propri cani ed incentivare le adozioni e invece risolvono il problema vendendo i randagi».

81 i cani che il Comune di Agropoli aveva scelto di affidare, per un costo complessivo per il ricovero di 160mila euro.

Dopo le contestazioni e il conseguente ricorso, l’Ente annullò gli atti del contratto di affidamento.

L’interrogazione di Pesce

Alla luce di ciò Pesce chiede lumi sulla vicenda e in particolare «Se e con quale atto amministrativo è stata affidata la custodia dei cani del Comune di Agropoli data data di annullamento atti all’attualità del numero di cani in custodia. Se è stata avviata una nuova gara di affidamento dei cani in custodia».

Di qui la richiesta di relazionare sul caso.

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