Ad Eboli nuovo assetto organizzativo dei comunali, la UilFpl interviene con una nota

Nuove suddivisioni delle attività e previsione di cinque nuove aree tecniche e tre amministrative. Questo nodo si dovrebbe sciogliere

Silvana Scocozza
Municipio di Eboli

Con comunicazione prot. 19975 del 5 Maggio 2023, il Comune di Eboli ha trasmesso, in applicazione alla normativa contrattuale vigente, informativa sulla proposta del nuovo assetto organizzativo dell’Ente.

I possibili scenari

Dall’esame del nuovo assetto organizzativo, pur rilevando una minore sproporzione tra le aree di EQ rispetto a quelle dell’anno precedente, e, pur essendoci una maggiore omogeneità tra le stesse, si rileva la forte frammentazione delle funzioni”, scrivono Raffaele Giordano e Antonio Fine della Segreteria Provinciale della UilFpl insieme al Segretario generale Gennaro Falabella.

La proposta elaborata non solo non si indirizza verso un graduale e più razionale accorpamento delle funzioni di attività (tecniche, amministrative e contabili), senza tener conto del ben noto sottodimensionamento delle risorse umane, ma prevede anche la creazione di numerose micro aree”.

Nuove suddivisioni delle attività e previsione di cinque nuove aree tecniche e tre amministrative. Questo nodo si dovrebbe sciogliere.

La proposta – scrivono i rappresentanti provinciali della UIL – anziché essere indirizzata verso la creazione di poche “macro aree”, tenendo in debito conto il ben noto sottodimensionamento del personale, ha optato per una scelta volta ad una ulteriore suddivisione delle attività che vede addirittura la previsione di ben cinque aree tecniche e tre amministrative (di cui alcune di modeste dimensioni che sono di fatto poco più di servizi ben strutturati)”.

La proposta

Nel merito la nostra questa Organizzazione, è convinta che una diversa strutturazione della macchina
comunale volta all’accorpamento delle funzioni di attività omogenee, ovvero mediante la previsione di tre macro aree “Tecnica”, “Amministrativa” e “Contabile” con la previsione delle figure dirigenziali
(come appartiene a comuni di queste dimensioni) e la contestuale individuazione all’interno delle stesse delle relative competenze di attività, produrrà maggiore impulso alle prestazioni e più’ efficienza nella erogazione dei servizi ai cittadini”.

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