A Valle dell’Angelo prende il via Tarantà: il festival della musica etnica italo – argentina

Il Comune più piccolo della Campania da domani al 28 aprile, si trasformerà nella capitale del tango e della tarantella

Comunicato Stampa
Valle dell'Angelo panorama
Valle dell'Angelo - @naturephotopassion

A Valle dell’Angelo, alle pendici del monte Cervati, prenderà il via domani la seconda edizione di “Tarantà”, il festival della musica etnica italo-argentina, dedicato ai vallangiolesi emigrati in Argentina.

Tango e tarantella

Il Comune più piccolo della Campania da domani al 28 aprile, si trasformerà nella capitale del tango e della tarantella. Due generi musicali diversi che si “fonderanno” in un’unica melodia nella piazza di Valle dell’Angelo, trasformata per l’occasione in un grande palcoscenico naturale. Testimonial del festival l’attore e conduttore televisivo Beppe Convertini.

A fare da sfondo all’evento la fiera dei Sapori Antichi: le aziende agricole locali offriranno agli ospiti piatti tipici della tradizione cilentana, come i parmarieddi e la carne casalettara.

Ma non mancheranno anche momenti culturali con la presentazione di libri, mostre fotografiche ed escursioni.

Le dichiarazioni

Il nostro Comune è fortemente legato all’Argentina – spiega Salvatore Iannuzzi, sindaco di Valle dell’Angelo – perchè in quella terra lontana vivono diverse migliaia di vallangiolesi emigrati a metà ‘900. Attraverso questo festival si è ritenuto fondere le culture di questi due mondi in un armonioso connubio che abbiamo denominato “Tarantà”, in ossequio ai due popolari balli: la tarantella cilentana e il tango argentino”.

La kermesse prenderà il via domani mattina con l’arrivo in paese di una delegazione istituzionale argentina che parteciperà anche alla stesura di nuove progettualità “che vedranno – aggiunge Iannuzzi – a cadenze programmate, la presenza di vallangiolesi italiani e vallangiolesi argentini rivivere la storia di un unico popolo separato dalla povertà del secolo scorso”. E non a caso da alcuni anni è stata inaugurata nel piccolo centro cilentano anche la “Casa dei Vallangiolesi nel mondo” un vero e proprio ostello sempre aperto per ospitare i vallangiolesi che rientrano in paese.

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