A 11 anni dalla scomparsa, ricordiamo Pietro Mennea: la “Freccia del Sud” che ha fatto sognare l’Italia

Il suo esempio di tenacia e dedizione allo sport continua ad ispirare generazioni di atleti

Angela Bonora
Pietro Mennea

Il 21 marzo 2024 ricorre il nono anniversario della scomparsa di Pietro Mennea, uno dei più grandi velocisti di tutti i tempi. Nato a Barletta il 28 giugno 1952, Mennea si è imposto sulla scena internazionale negli anni ’70 e ’80, regalando all’Italia momenti di gioia indimenticabili.

La Freccia del Sud

Soprannominato la “Freccia del Sud”, Mennea vanta un palmares ineguagliabile: oro olimpico nei 200 metri a Mosca 1980, record mondiale della specialità con il tempo di 19″72 (rimasto imbattuto per 17 anni), medaglia d’argento ai Mondiali di Helsinki 1983, tre medaglie d’oro agli Europei, e numerose altre vittorie in competizioni internazionali.

Un uomo poliedrico

Oltre al talento sportivo, Mennea era un uomo poliedrico. Laureato in giurisprudenza, ha svolto la professione di avvocato e insegnante di educazione fisica. È stato anche europarlamentare eletto con I Democratici e ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Salernitana Calcio.

Pietro Mennea è stato un esempio di tenacia, dedizione e amore per lo sport. La sua figura continua ad ispirare generazioni di atleti e appassionati. A nove anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo rimane vivo e indelebile.

Il legame con Agropoli

Mennea era cittadino onorario di Agropoli, in provincia di Salerno, dove ha contribuito alla creazione della Half Marathon Agropoli-Capaccio Paestum. A lui è intitolata la pista d’atletica dello Stadio Guariglia di Agropoli, inaugurata nel 2015.

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