Sos personale e operatori socio sanitari all’ospedale di Polla: scatta l’ennesima denuncia della Fials provinciale

«Questo non solo crea disagi nel servizio offerto, ma mette a rischio la sicurezza dei pazienti»

Federica Pistone
Ospedale di Polla

Anche la Fials Salerno, con una nota stampa, ritorna sulle criticità riguardanti la mancanza di risorse strutturali e di personale infermieristico e sanitario presso l‘ospedale di Polla.

L’allarme dei sindacati

“Questa situazione minaccia gravemente la qualità dell’assistenza ospedaliera e aumenta il rischio per i pazienti“, sottolinea Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno, il quale aggiunge che “l’ospedale di Polla sta vivendo una seria crisi a causa della carenza di personale in diversi reparti. Questo non solo crea disagi nel servizio offerto, ma mette a rischio la sicurezza dei pazienti“.

Enzo Garone, segretario aziendale della Fials Salerno, aggiunge, nella nota sindacale, “che la carenza di personale si riscontra in vari reparti, in particolare in quelli di Pediatria, Medicina Generale, Neurologia, Ortopedia e Pronto Soccorso, dove da anni si avverte la mancanza di operatori senza che venga affrontata adeguatamente. La situazione, spiega, si è ulteriormente aggravata a causa dei recenti pensionamenti, che hanno ridotto ulteriormente il già esiguo numero di operatori disponibili”.

La delegazione Rsu, composta da Saverio Carimando, Francesco Amabile e Mario Marmo, evidenzia, peraltro, “che la carenza di personale non riguarda solo il reparto di Pediatria, ma coinvolge anche altre unità operative come la sala operatoria, dove la situazione è particolarmente critica e mette a rischio gli interventi chirurgici in diversi settori, dall’Urologia all’Ostetricia. È urgente rivedere la distribuzione del personale negli ospedali e investire nell’attrattività delle strutture sanitarie per affrontare questa crisi. L’ipotesi di nuove assunzioni di infermieri presso l’Asl Salerno potrebbe rappresentare un passo avanti significativo per migliorare l’assistenza in termini quantitativi e qualitativi”, hanno concluso.

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