Oscillazioni di acidi denucleici al Next di Capaccio Paestum

Con il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum le “oscillazioni squitieriane” arrivano nella città dei templi accompagnate dal raggamuffin di Piervito Grisù, cantautore salernitano in attività dal 1996.

Comunicato Stampa
Umberto Squitieri e Grisù

Umberto Squitieri ritorna al Next di Capaccio Paestum con una nuova produzione teatrale firmata Scen Out. L’appuntamento è il prossimo 15 marzo alle ore 20:45 con ingresso gratuito, previa prenotazione.

Lo spettacolo

Il regista e attore Umberto Squitieri cuce con una linea narrativa unica una serie di monologhi dell’autore Aurelio Aceto, creando un impianto scenico nel quale un politico amorale (interpretato dallo stesso Squitieri) diventa folle e barbone dopo la morte di suo figlio Errico (interpretato da Piervito Grisù), ucciso da un proiettile vagante. L’uomo gira per la città alla ricerca di suo figlio che spesso immagina di vedere o sentire mentre canta. L’opera racconta l’oscillazione continua del politico tra follia e non follia. Un racconto drammatico dai toni grotteschi come solo la vita sa fare.

Nel teatro di Squitieri e nei testi di Aurelio Aceto c’è tanta roba. C’è Samuel Beckett e il teatro dell’assurdo, quella snervante inutilità della vita che oscilla tra il credere e il non credere in qualcosa. C’è l’arte attenta al sociale, l’individuo che prevale sulla massa e la massa che schiaccia l’individuo. C’è il tema del lutto, della solitudine, della depressione. Ci sono continui sbalzi e ossimori, quelli tanto temuti dal protagonista che non vuole, rifiuta il dubbio e vive/non vive nella consapevolezza di essere fuori dal proprio tempo. Quel tempo del quale «non è saggio fidarsi».

Con il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum le “oscillazioni squitieriane” arrivano nella città dei templi accompagnate dal raggamuffin di Piervito Grisù, cantautore salernitano in attività dal 1996.

Il commento

«Quando ho ricevuto la proposta per lo spettacolo da Umberto, sono stato molto felice – commenta Grisù- soprattutto perché l’idea di questo progetto abbraccia quella mia che unisce musica e teatro. Infatti, l’opera è un viaggio attraverso i monologhi di Aurelio Aceto accompagnato dalle mie canzoni, toccando temi per noi molto importanti ma spesso dimenticati da una società individualista e frettolosa. Vi aspettiamo al Next».

Il cantastorie con l’indole del draghetto che vuole diventare pompiere, suggella l’anticonformismo del trio artistico che “oscillerà” all’ex tabacchificio venerdì 15 marzo alle ore 20:45.

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