Condannati per attentati dinamitardi a bar e night club: 32 anni di carcere in primo grado

Gli attentati al centro di processo si registrarono tra il 2016 e il 2017

Ernesto Rocco
Tribunale di Salerno

Il Tribunale di Salerno ha condannato a pene detentive complessive di circa 32 anni e 6 mesi otto imputati, imprenditori e operai dell’Alto Sele e del napoletano, per gli attentati esplosivi con bombe carta avvenuti ai danni di bar e night club tra Colliano, Oliveto Citra e Contursi Terme tra il 2016 e il 2017.

Le accuse

I reati contestati a vario titolo includono delitti contro il patrimonio, l’industria e il commercio, la fede pubblica, detenzione di armi, estorsione e ricettazione. Decaduta l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.

L’indagine

Le indagini, condotte dai carabinieri e partite dalle denunce delle vittime, tra cui l’imprenditore Gino Carbone, titolare del bar J’adore Cafè di Contursi Terme, portarono all’arresto di 11 persone nel 2021.

Ad essere danneggiati e distrutti dagli attentanti dinamitardi, anche il bar “Colorado Café”, e il night club “Eden”, i cui titolari si sono costituiti parte civile nel procedimento giudiziario di primo grado.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto condanne per 50 anni complessivi di carcere, descrivendo gli imputati come un’organizzazione al cui vertice ci sarebbe stato un imprenditore di Colliano, Biagio Scaglione, coadiuvato dall’allora compagna Mirica Mirela Simion.

Le condanne

Il processo è terminato con l’assoluzione di Vuocolo Daniele di Colliano e la condanna di degli imprenditori: Biagio Scaglione di Colliano condannato anni a 11 anni e 9 mesi di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici (di cui 9 anni e 9 mesi di carcere e una multa di 7700 euro per i reati estorsione e violenza privata aggravata da detenzione di armi ed esplosivi; 8 mesi di reclusione e una multa di 2800 euro per i reati di acquisto di ordigni esplosivi; e 1 anno e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 2500 euro per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti), Mirica Mirela Simion a 3 anni e 10 mesi con il pagamento di una multa di 2500euro, Gerardo Sandro Falcone di Colliano condannato a 1 anno e 6 mesi e al pagamento di una multa di 2500 euro, Gerardo Raimo di Calabritto a 5 anni e 6 mesi e una multa di 3500euro, Lorenzo Raimo di Calabritto a 3 anni e 9 mesi e una multa di 2400euro, Maurizio Torsiello detto Mauro di Colliano a 3 anni e 3 mesi e a una multa di 10500euro, Marco Gizzi di Colliano condannato a 1 anno e 6 mesi con pena sospesa e al pagamento di una multa di 2500 euro, e Gennaro Esposito di Napoli a 1 anno e 6 mesi e al pagamento di una multa di 2500 euro.

Interdetti dai pubblici uffici per 5 anni, Mirica Mirela Simion, Raimo Gerardo, Raimo Lorenzo e Torsiello Mauro.
Il risarcimento danni nei confro ti delle vittime invece, sarà liquidato e stabilito in sede di processo civile, mentre il collegio dei difensori degli imprenditori condannati, costituito dai legali, Michele Cuozzo, Alfredo Lo Pilato, Vincenzo Morriello, Vincenzo Speranza, Alfonso Ronca, Rocco Pecoraro, Giovanna Eliana Fiore e Mary Buono, annuncia ricorso dinanzi alla Corte di Appello.

È attesa ora, per il deposito delle motivazioni in base alle quali i difensori degli imputati presenteranno ricorso in Appello dove i giudici potrebbero confermare, ridurre o addirittura ribaltare la sentenza di primo grado.

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