Mercato ad Eboli: «Palasele equivale al cimitero per le nostre imprese»

Aniello Ciro Pietrofesa chiarisce la posizione degli ambulanti e dei sindacati

Silvana Scocozza
Eboli trasferimento mercato

Da Aniello Ciro Pietrofesa arriva, in rappresentanza anche di ANVA Confesercenti Provinciale di Salerno, Confesercenti città Eboli, Unimpresa Piana del Sele, Unione Nazionale Consumatori ed Assocampania, la ferma presa di posizione nei confronti della bagarre politica che in queste settimane sta tenendo banco ad Eboli: lo spostamento del mercato

Le polemiche

Qualche gruppo consiliare accusa gli ambulanti e le sigle sindacali e Pietrofesa chiarisce subito: «Non intendiamo entrare nel fervore politico che in questo momento la vicenda mercato ha riacceso. Siamo per il dialogo e per la soluzione del problema, stiamo chiedendo di ascoltarci e capire che il Palasele per noi equivale al cimitero per le nostre imprese».

Gli ambulanti del mercato del sabato al Palasele hanno già operato diversi anni fa: «Quel luogo lo abbiamo già provato ed in pochi anni si sono perse il 60% delle imprese, nulla ci può far cambiare idea perché si mette a rischio solo ed esclusivamente il nostro lavoro e le nostre famiglie».

I sindacati e gli operatori sono a favore dei lavori di riqualificazione del Paterno e «pronti a spostarci domani mattina stesso se ci sono le condizioni di un accordo che salvaguardi sia il lavoro degli operatori sia la tranquillità dei cittadini di Eboli che noi rispettiamo perché sono i nostri primi clienti».

La posizione del consigliere Rosamilia

Sulla vicenda mercato ha detto la sua anche il consigliere provinciale e comunale del Pd Filomena Rosamilia: «La delocalizzazione del mercato al Palasele è una scelta nefasta che ucciderà il commercio in una zona strategica di Eboli determinando non solo un danno di aggregazione sociale ma la disoccupazione certa per oltre 40 famiglie di commercianti ebolitani» .

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