La storica sequoia di Auletta tra i Patriarchi Verdi della Regione Campania

«Questo tipo di albero rappresenta una rarità, è quindi giusto tutelarlo e proteggerlo»

Filippo Di Pasquale
Sequoia di Auletta

La sequoia di Auletta, tra i Patriarchi Verdi della Regione Campania. Ad annunciarlo l’amministrazione comunale che ha concluso l’iter per il riconoscimento di un albero monumentale di estrema importanza ambientale e storico-culturale.

La sequoia

La sequoia sempervirens si trova nel cortile della chiesa di San Nicola di Mira, in via Largo Cappelli.

Originario della Costa Nord della California questo albero è una delle specie simbolo del regno vegetale: essendo tra i più alti del Pianeta. Questi sono anche tra gli alberi più longevi, raggiungendo e superando i 2.000 anni di età.

«Questo tipo di albero rappresenta una rarità, è quindi giusto tutelarlo e proteggerlo. Basti pensare che in Campania ne esistono solo pochissimi esemplari e quello di Auletta è uno di questi. La Sequoia di Auletta assume un carattere di unicità botanica per la solitaria e sorprendente presenza in un piccolo centro dell’entroterra campano», fanno sapere da palazzo di città.

L’importanza storico – religiosa

Oltre all’importantissimo valore scientifico, questo albero è anche legato alla storia religiosa del paese. A Ripacandida, paese gemellato e legato spiritualmente ad Auletta per il culto di San Donato, è presente un altro albero di Sequoia adiacente la chiesa dedicata al santo. Nel paese lucano, è presente un esemplare monumentale censito e protetto di Sequoia Gigante (Sequoiadendron gigantea), altra specie ma parente strettissima della Sequoia sempervirens.

«Nel frattempo – fanno sapere da palazzo di città – ci teniamo a precisare che la nostra associazione e le autorità locali, insieme all’agronomo Luigi Vicinanza, a cui va anche il merito delle informazioni precedentemente riportate, stanno approfondendo la conoscenza di questo esemplare, attraverso una serie di rilievi e indagini, affinché gli si dia la giusta importanza e riconoscimento».

Condividi questo articolo
Exit mobile version