Nuova rete fognaria a Sanza: posata la prima pietra: «Una grande opera»

«Sanza è la scommessa della Regione Campania; un modello assoluto che proponiamo come esempio virtuoso»

Filippo Di Pasquale
Fognature Sanza

Via libera al cantiere per la nuova rete fognaria a Sanza; sabato scorso la posa della prima pietra dell’opera, alla presenza del Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Un’opera strategica per la comunità di Sanza; costo dell’intervento, (compreso l’offerta migliorativa) di oltre sette milioni di euro.

I numeri dell’opera

Un anno di tempo per completare l’opera. Oltre 15 km di linea di intervento, con circa 6,5 km di rete fognaria nell’area extraurbana; 4,5 km di rete fognaria dell’area urbana ed ancora oltre 4 km di rete per le acque bianche.

Saranno realizzati ben tre mini-depuratori ed inoltre, lungo i tratti interessati dagli interventi sono previsti circa 5 km (4.700 metri) di ripristino della rete idrica e la ripavimentazione totale (sia bituminosa che in cubetti).

La soddisfazione del sindaco

Una grande opera che come sottolineato dal sindaco Esposito «era attesa da decenni; questa è l’amministrazione del fare». «Completare le reti di fognatura e rendere più efficace la depurazione delle acque reflue. Trasformare, ove possibile, gli impianti di depurazione in “fabbriche verdi” per consentire il riutilizzo delle acque per scopi industriali ed irrigui» ha sottolineato il vicepresidente Fulvio Bonavitacola.

«Questi sono interventi indispensabili nel percorso che stiamo compiendo per la riduzione del Water Service Divide ed il miglioramento del servizio idrico integrato della Campania in termini di qualità ed efficienza» ha aggiunto Bonavitacola.

«Campania esempio in Italia»

Ci sono 159 Comuni italiani che ancora oggi non sono dotati di reti fognarie per le acque reflue urbane. Se poi si allarga lo sguardo a tutti quei centri dove tali reti non sono a norma, la lista si allunga a oltre 600 Comuni. È quanto riportato nella sentenza con cui la Corte Ue ha condannato l’Italia per aver violato le norme comunitarie su raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane di centinaia di aree sensibili dal punto di vista ambientale. La sentenza è il punto di arrivo di un deferimento della Commissione europea, che nel 2014 aveva aperto una procedura di infrazione contro l’Italia.

«Questo è l’esempio di come in Campania lavoriamo per supere questa criticità. Sanza è la scommessa della Regione Campania; un modello assoluto che proponiamo come esempio virtuoso per tutte le opere ed i progetti che stiamo realizzando, a partire dal progetto pilota, Sanza Borgo dell’accoglienza», ha concluso Bonavitacola.

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