Contrasto al lavoro sommerso: nasce sportello in Prefettura

«Occorre fare rete e dare un segnale forte nella direzione della cultura della legalità»

Angela Baratta
Lavoro sommerso

Nasce in Prefettura la “Sezione territoriale della provincia di Salerno della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità”. La presentazione questa mattina. Presenti il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, il direttore della Sede INPS di Salerno, Giovanna Baldi e i direttori del Dipartimento Territoriale INAIL, Grazia Memmolo, e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Marco Esposito.

Lavoro sommerso: l’iniziativa

L’iniziativa, promossa dalla Prefettura di Salerno e dall’INPS, è volta principalmente a promuovere la prevenzione del lavoro sommerso, a favorire la gestione dei flussi di manodopera stagionale anche attraverso l’assistenza ai lavoratori agricoli stranieri nonché ad individuare modalità sperimentali di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo.

L’accordo

A sottoscriver il protocollo Regione Campania, Provincia di Salerno, ANCI Campania, Ente Bilaterale Territoriale di Salerno, Associazioni datoriali C.I.A., CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, COPAGRI e Organizzazioni Sindacali FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL.

La firma odierna è il coronamento di un percorso complesso. Nel luglio 2021 il Ministero dell’Interno insieme al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all’ANCI hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato”, che prevede, alzando il livello di attenzione sul fenomeno.

L’8 novembre 2022 si è tenuta, presso la Prefettura di Salerno, una prima riunione. L’obiettivo di tutti i soggetti coinvolti al tavolo è stato, sin da subito, individuare e mettere in campo “azioni concrete” per incentivare la costituzione di aziende agricole che, garantendo la qualità dei processi e dei prodotti, valorizzino appieno il proprio potenziale economico e promuovano la crescita e il benessere dei territori in cui operano; aziende che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

La provincia di Salerno è, infatti, un territorio a forte vocazione agricola, in cui spicca la Piana del Sele che, con un’estensione territoriale di oltre 700 chilometri quadrati e il suo clima mite e temperato, è ormai uno dei più importanti poli agricoli del nostro Paese, conosciuto sia a livello nazionale che internazionale per l’eccellenza e la particolarità dei suoi prodotti.

Le finalità

Le finalità che si propone di perseguire la Sezione territoriale della provincia di Salerno della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sono, infatti, le seguenti:

  • incentivare l’iscrizione delle aziende alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità;
  • promuovere la prevenzione del lavoro sommerso e il contrasto all’evasione contributiva, anche attraverso lo scambio di dati in possesso di ciascuna delle parti;
  • promuovere azioni volte a favorire la gestione dei flussi di manodopera stagionale, l’assistenza ai lavoratori agricoli stranieri nell’ottica di una migliore rispondenza alle esigenze e problematiche locali;
  • promuovere modalità sperimentali di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo;
  • assumere iniziative per la realizzazione di funzionali ed efficienti forme di organizzazione del trasporto dei lavoratori fino al luogo di lavoro, anche mediante la stipula di convenzioni con gli enti locali;
  • adottare iniziative per la diffusione della cultura della legalità, il rispetto del CCNL, del CPL e delle norme di sicurezza sul lavoro;
  • indire tavoli tecnici con la partecipazione di altre associazioni e movimenti che operano sul territorio a tutela della legalità nel settore agricolo.

Il commento

«Occorre fare rete e dare un segnale forte nella direzione della cultura della legalità, cercando di lavorare soprattutto sulla versante della prevenzione al lavoro sommerso e incentivando ogni iniziativa concreta che possa consentire di individuare strategie utili, di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato nonché favorire interventi strutturali sulle condizioni logistiche del lavoro». Così il Prefetto Russo.

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