Sant’Antonio Abate: ad Eboli si rinnova la tradizionale benedizione degli animali da compagnia

Una tradizione che risale a migliaia di anni fa e che a Eboli coinvolge decine di persone

Silvana Scocozza

Si terrà, questo pomeriggio alle ore 16.30 sul sagrato della chiesa di Santa Maria ad Intra, nel rione Paterno ad Eboli, la tradizionale cerimonia della benedizione degli animali, impartita da don Andrea Arminio.

Una tradizione antichissima che quest’anno si rinnova

Si tratta di un rito antichissimo, risalente a migliaia di anni fa, legato alla figura di Sant’Antuono Abate, che si festeggia appunto il 17 gennaio.

Un tempo riservato agli animali da reddito, oggi gli animali che affollano il sagrato della Chiesa del Paterno sono animali da affezione: cani, gatti, ma anche coniglietti, pesci rossi, tartarughe, porcellini d’india, criceti, in genere non contenti di questo incontro forzato.

Momento di profonda spiritualità guidato dal parroco Andrea Arminio

Per cui i pochi minuti della benedizione sono accompagnati da un continuo abbaiare, miagolare, zigare, sfoderare unghie e denti.

La tradizione è stata ripresa da don Andrea Arminio nei primi anni ’80, ed è diventato un momento di profonda spiritualità per chi ama gli animali e cerca un rapporto più profondo ed equilibrato con la Natura.

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