Ospedale di Eboli: Ammodernamento strutturale e tecnologico. La UIL chiama in causa la politica e gli enti locali

Vito Sparano, Coordinatore Provinciale Sanità UIL FPL, alza il tiro e torna a bacchettare gli organismi dirigenziali della sanità pubblica

Silvana Scocozza
Ospedale di Eboli

Una serie di problematiche, diverse segnalazioni e una attesa atavica che ormai va avanti da troppo tempo. La carenza di personale nel DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide sarebbe stimata in 53 Infermieri e 71 OSS.

Vito Sparano, Coordinatore Provinciale Sanità UIL FPL, alza il tiro e torna a bacchettare gli organismi dirigenziali della sanità pubblica

E se numerose sono le problematiche legate al Presidio sanitario ebolitano, tipo quelle del Laboratorio di Analisi e di Bioloqia Molecolare, una notizia positiva c’è: “dopo alcuni anni di denunce da parte nostra – dichiara Sparano – finalmente sono iniziati i lavori delle Sale Operatorie, sebbene risultino rallentamenti, per il completamento delle opere di ristrutturazione, previste entro sei mesi a partire dal 1 Novembre 2022, con termine (sempre sulla carta) di consegna lavori Maggio 2023 (Forse)”.

Vito Sparano è da anni la spina nel fianco degli organismi dirigenziali del comparto sanità e molto spesso si è schierato al fianco degli operatori, dei degenti, del personale.

Le dichiarazioni

«Segnaliamo anche altre criticità strutturali quelle, ad esempio, relative alla U.O.C. di Medicina Generale, tra l’altro ubicata in ambienti al quarto piano del plesso ospedaliero di Eboli, dove, come è noto, sono ricoverati principalmente pazienti anziani con particolari patologie».

Una situazione complessa, assurta più volte agli onori delle cronache. Compresa quella relativa alla gestione dell’emergenza Covid

«Potremmo fare un lungo elenco di servizi e reparti che versano in condizioni precarie, attivamente e direttamente coinvolte nelle diagnostiche relative anche alle problematiche riguardanti la conduzione dei pazienti Covid, da alcuni anni in totale “confusione” gestionale/organizzativa che sin dall’inizio dell’emergenza pandemica risulta essere stata gestita ed organizzata in totale confusione da parte della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Eboli.

Tanto ha comportato continui contagi da parte del personale e degenti, le cui conseguenze sono facili da intuire. A questo punto, sembrerebbe che l’attuale gestione del DEA sia inadeguata a risolvere le problematiche e le emergenze che quotidianamente vengono poste alla sua attenzione.

Eppure per la Direzione del presidio ebolitano la soluzione ai tanti problemi sembra individuarsi negli accorpamenti dei reparti. La ormai nota carenza di personale parrebbe stimarsi nel solo DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide in 53 Infermieri e 71 OSS».

Il punto di Vito Sparano

Per Vito Sparano la situazione resta molto complessa e “incombe la necessità di urgentissimi lavori di ristrutturazione e ampliamento, anche per offrire un comfort alberghiero adeguato ai tanti pazienti che vengono comunque curati da professionisti di alto valore, i quali, soprattutto, prestano la loro attività con forte senso di responsabilità e serietà verso il paziente”.  

E dopo il ringraziamento a tutto il personale ospedaliero, l’invito al Direttore Generale per “una visita ricognitiva presso questa struttura per verificarne le problematiche evidenziate, vista la Sua notevole sensibilità riguardo la Sanità del territorio”.

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