Ad Agropoli la nutria “amica” dei bambini ma cacciata dall’uomo

Carmela Di Marco
Nutria

Nel Cilento vivere a contatto con la natura e le sue mille forme di vita è possibile, anche nei centri più urbanizzati come Agropoli.
Qui da alcuni anni, ormai, è stata realizzata a pochi metri dalla foce del fiume Testene un’oasi naturalistica gestita dall’associazione Genesi dell’Ambiente. Chi vi accede potrà osservare da vicino papere, uccelli acquatici, ma anche rettili, anfibi o altri mammiferi.

La nutria nell’oasi del Testene

Nei mesi scorsi in zona furono avvistate una lontra e una volpe, mentre più di recente ha fatto capolino una nutria.

Detto anche miopodamo o castoro di paluede, questo non è un animale autoctono essendo originario del Sud America, ma ormai è diffusissimo anche in Europa e in alcuni paesi dell’Africa, Asia e Centro America.

C’è chi lo confonde con una lontra, chi con un topo, ma in realtà si tratta di un mammifero roditore di tutt’altra famiglia.

Nelle ultime settimane è apparso nell’oasi del Testene, spinto forse dalla ricerca di cibo e in pochi giorni ha familiarizzato con quanti ogni giorno fanno visita a quest’area per trascorrere qualche ora a contatto con la fauna locale.

La nutria senza timore si avvicina a tutti, soprattutto ai più piccoli, e si lascia nutrire facilmente. Dopo il pasto si allontana tra la vegetazione e l’acqua del fiume.

Questo roditore ha suscitato la curiosità di molti, eppure non tutti vedono di buon occhio la presenza del roditore.

Il monitoraggio

La nutria in Italia è utilizzata soprattutto per realizzare pellicce. Quando vive in libertà viene considerata pericolosa per l’uomo per una serie di ragioni, in particolare perché può danneggiare i raccolti, rischia di creare condizioni favorevoli al rischio idrogeologico, e si riproduce velocemente.

Proprio per questo il Parco ha avviato nelle scorse settimane un monitoraggio. «La specie, considerata aliena e invasiva, può causare ingenti danni sia alla biodiversità che alle attività umane. La sua presenza sui territori va attentamente monitorata» fanno sapere dall’Ente che invita a segnalare la presenza di questo animali.

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