Comitato Salute Pubblica: «Politica assente, solo una protesta forte dei cittadini ebolitani potrà salvare il nostro ospedale»

Il Presidente Rosa Adelizzi bacchetta amministratori e politici locali

Silvana Scocozza
Ospedale di Eboli

Torna a far discutere l’ospedale di Eboli e tornano, senza troppi colpi di scena, le sferzate di Rosa Adelizzi, Presidente del Comitato Salute Pubblica che non ha mai lesinato impegno e mai evitato di esporsi in prima persona quando si è trattato di metterci la faccia.

Con una nota stampa la Adelizzi bacchetta amministrazione comunale e referenti politici

«Da anni leggiamo solo inutili fiumi di parole sugli ospedali della Piana del Sele, maggiormente su quello di Eboli, pieni di buone intenzioni utilizzate come fumo negli occhi, ma senza risultati – scrive Adelizzi -. Da ogni parte sono giunti comunicati pieni solo di chiacchiere da parte di politici, partiti, anche medici e personale sanitario».

E aggiunge: «Noi del Comitato per la Salute abbiamo mantenuto sempre alta l’attenzione con azioni forti, ma non è bastato e non basterà mai difendere il territorio se si fa solo finta di tutelarlo da parte di chi amministra la cosa pubblica e di chi gestisce la sanità. Chi ricopre un ruolo istituzionale, non può rimanere in silenzio, deve intervenire, anche con azioni forti. Non si può essere presenti e prendere meriti quando ci sono motivi di successo per il nostro ospedale: in quelle occasioni tutti presenti, tutti alla rincorsa del merito da intestarsi ed a sgomitare per la foto con il politico di turno».

Gli interrogativi

Conosciuta per l’estrema schiettezza che la contraddistingue, Rosa Adelizzi rincara la dose: «E adesso che l’ospedale è in agonia? Nemmeno una parola, nemmeno un comunicato, nemmeno un’azione di tutela nei confronti dei cittadini della Piana del Sele? Il Partito Democratico, amico di De Luca, cosa ne pensa riguardo a questa situazione? Ha interpellato i suoi amici? Il sindaco Conte e tutta l’Amministrazione comunale cosa stanno facendo? Le competenze sono regionali?

Si, ma il nostro problema è che abbiamo politici senza peso, quelli che non si fanno valere e contano poco sui tavoli istituzionali. Da anni, riguardo al futuro del nostro ospedale, vado denunciando: c’era e c’è un disegno chiaro sul nostro nosocomio per depotenziarlo fino alla chiusura.

Purtroppo, i miei appelli sono stati vani e chi doveva cogliere è rimasto indifferente, diventando complice di chi a livello regionale vuole affossare Eboli. Non avendo un ruolo istituzionale per potere incidere diversamente, ho fatto tutto quello che una cittadina, per amore del territorio, poteva fare».

Non è amarezza sua, è voglia di tornare a combattere e far valere le ragioni di un territorio martoriato dalla politica che non ha interesse per la sua gente. “L’appello adesso lo rivolgo a tutte le forze politiche, ai partiti ed ai singoli amministratori di maggioranza e di opposizione, a tutti i cittadini ebolitani e non, perché solo con un’azione forte di protesta, contro queste scelte che determineranno la chiusura definitiva dell’ospedale ebolitano, potremmo ottenere qualche risultato”.

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