Moriva oggi Giuseppe Ripa: fu una figura storica del giornalismo cilentano

Ripa è stato corrispondente di diverse testate come “Il Mattino”, “il Roma”, “Il Giornale”, “il Corriere della Nazione”, “il Quotidiano”

Redazione Infocilento
Giuseppe Ripa

La data del 2 gennaio è legata ad una figura storica del giornalismo, in particolare quello salernitano e cilentano. Moriva, oggi, Giuseppe Ripa, giornalista e scrittore.

Cenni biografici del giornalista Giuseppe Ripa

Nacque a Prepezzano, nel Comune di Giffoni Sei Casali, il 3 febbraio 1923. All’età di 12 anni si trasferì con la sua famiglia a San Marco di Castellabate, in quella che lui chiamava “La Costa Virgiliana”, per restavi per sempre e iniziare la sua lunga carriera di corrispondente e giornalista.

Ripa è stato corrispondente di diverse testate come “Il Mattino”, “il Roma”, “Il Giornale”, “il Corriere della Nazione”, “il Quotidiano”. Per una parentesi della sua visita visse anche in Brasile, collaborando con la testata “Fanfulla”. E’ stato anche corrispondente dell’Ansa e responsabile di tv locali. Negli ultimi anni della sua vita fondò “Il Meridiano”, che curò fino al Natale precedente la scomparsa.

Il legame con il Cilento

Viene riconosciuto come il precursore del giornalismo “epico” e il giornalista decano del Cilento. Per questo sono a lui dedicati due premi di giornalismo organizzati nel Cilento.

Alla data del 2 gennaio sono legati anche altri personaggi del nostro territorio: nel 1928 nacque a San Pietro al Tanagro Enrico Quaranta, sindaco, deputato e senatore e Michele Pinto, ex Ministro.

Altre due illustri figure sono legate alla data del 2 gennaio

Il primo è stato Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici nel V Governo Fanfani e nel I Governo Craxi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 9 agosto 1983 al 16 marzo 1984, giorno della sua improvvisa e tragica morte.

Pinto, invece, nativo di Teggiano, è stato Ministro della Repubblica nel primo Governo Prodi, è stato promotore della Legge Pinto sull’equa riparazione per il danno, patrimoniale o non patrimoniale, subito per l’irragionevole durata di un processo.

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