Fondi a sostegno delle aree marginali per contrastare il fenomeno dello spopolamento: Castel San Lorenzo tra i beneficiari

Alessandra Pazzanese
Panorama Castel San Lorenzo

Il Comune di Castel San Lorenzo, retto dal sindaco Giuseppe Scorza, rientra tra i beneficiari del Fondo Sostegni dei Comuni Marginali.

Ecco di cosa si tratta

Si tratta di fondi concessi dal Governo per recuperare strutture pubbliche da destinare a scopo sociale, culturale o di utilità territoriale così da dare nuove opportunità ai cittadini con l’obiettivo di contenere il dilagante fenomeno dello spopolamento di cui stanno soffrendo, in modo particolare, le aree interne del Cilento.

Il progetto di Castel San Lorenzo

Le somme da investire, entro il triennio 2021/2023, ammontano ad un totale di 183.544,92 euro divisi in circa sessantamila euro all’anno. Il primo immobile su cui si andrà ad intervenire sarà l’edificio di proprietà comunale sito in via Storto Nunziatella.

Gli interventi seguiranno al bando che sarà pubblicato al fine di selezionare i soggetti interessati ad aprire, presso l’edificio, un’attività produttiva del settore alimentare così da sostenere anche nuove attività occupazionali nel comune.

I beneficiari del fondo

Sono i comuni definiti svantaggiati, e che tengono conto di alcune caratteristiche

Sono esposti a rischio spopolamento, soffrono di deprivazione sociale, devono avere un livello di redditi della popolazione residente basso, inferiore al primo quartile della distribuzione dei comuni italiani. Questo dato è rilevato sulla base del reddito IRPEF per contribuente al 2018 sulla base di dati dell’Agenzia delle entrate. I contributi concessi, possono essere utilizzati per realizzare alcuni interventi specifici:

  • adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali;
  • concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole;
  • concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario).
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