Chiusura punti nascita di Cilento e Diano, Cgil: subito deroga al Decreto Balduzzi

Maria Emilia Cobucci
Punti nascita Natale

Il 31 dicembre i Punti Nascita di Sapri e Polla rischiano nuovamente la chiusura per via del tetto dei 400 parti all’anno stabilito dal Decreto Balduzzi. Nel 2018 la chiusura dei punti nascita di Sapri, Polla e Vallo della Lucania fu scongiurato grazie ad un’azione congiunta dei Sindaci, dei sindacati, dei comitati di cittadini, della Regione Campania e dell’Asl di Salerno.

Punti nascita: le richieste del sindacato

Oggi come FP CGIL chiediamo una deroga al Decreto Balduzzi per i due punti nascita”. A dirlo Antonio Capezzuto Segretario Generale FP CGIL Salerno e Domenico Vrenna Responsabile Area Sud ASL Salerno.

“La chiusura – osservano i sindacalisti – creerebbe grandissime difficoltà a tutti gli abitanti del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. La denatalità va progressivamente ad erodere la componente attiva che nel paese produce ricchezza e che consente di finanziare e far funzionare il sistema di welfare pubblico. Non possiamo permettere che le donne di questi territori non abbiano l’opportunità di partorire nella loro terra per essere poi costrette ad abbandonarla considerata la mancanza di servizi essenziali. Come pensiamo di difendere le zone più periferiche del nostro Paese quando la soluzione ai problemi diventa la chiusura di un servizio fondamentale per la cittadinanza.

Le richieste

L’appello della FP CGIL è chiaro. È necessaria la deroga degli effetti del Decreto Balduzzi ma soprattutto un superamento definitivo del Decreto.

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