Interventi per la mitigazione del rischio erosione costiera dei litorali cilentani: incontro con il Presidente della Provincia

Redazione Infocilento

Si è svolto, questa mattina nel salone del Presidente della Provincia, Franco Alfieri, l’incontro per la presentazione del progetto “Intervento per la mitigazione del rischio erosione costiera e per il recupero ambientale dei litorali di Camerota, Centola e Pisciotta”.

Gli interventi in programma e il punto con il Presidente Franco Alfieri

L’area oggetto di studio comprende la fascia costiera dei territori comunali (da nord a sud) di Pisciotta, Centola e Camerota, posti nel Cilento meridionale immediatamente a sud del litorale Velino ed a nord del golfo di Policastro, compresi tra Torre del Telegrafo e Punta Iscolelli.

In considerazione di tali risultati si è stabilito quindi di progettare ulteriori azioni di ripascimento, prelevando il sedimento dalle aree individuate per una quantità pari a circa 120.000,00 m3 che come in precedenza ha consentito di definire un avanzamento medio della linea di riva delle spiagge interessate dalle lavorazioni di +15,00m.

Nel 2010 il Comune di Camerota approvò un primo progetto per l’erosione costiera, da allora andato nel dimenticatoio. Ciò, nonostante la forte azione erosiva del mare abbia nel frattempo instabilizzato il litorale creando notevoli problematiche. La svolta nel 2020, quando dal Governo arrivarono fondi per la progettazione.

L’ambito costiero in oggetto comprende due distinte unità fisiografiche. Un tratto di costa i cui i sedimenti che formano o contribuiscono a formare le spiagge non vengono scambiati con le spiagge delle unità limitrofe o, al più, lo sono, ma in quantitativi di flusso trascurabili, individuate, nell’ambito degli elaborati costituenti il PSEC (Piano Stralcio Erosione Costiera – Ex Autorità di bacino Sinistra Sele), chiaramente da Capo Palinuro, limite assunto come tale dell’unità fisiografica denominata F a nord (Torre del Telegrafo-Capo Palinuro) e dell’unità fisiografica denominata G a sud (Capo Palinuro-Punta Iscolelli), entrambe oggetto delle analisi meteomarine e morfodinamiche effettuate.

Nel progetto, le quantità volumetriche di sabbia destinate al ripascimento, pari a circa 260.000,00 m3, superano di gran lunga quelle di materiale lapideo, impiegate per la costruzione delle opere rigide, pari a circa 180.000,00 m3 per un totale di € 603.500,00

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