Cilento escluso dalla linea alta velocità: un documento per chiedere la revisione del progetto

Maria Emilia Cobucci
Alta velocità

Non si ferma la battaglia per evitare che l’alta velocità bypassi la tratta Tirrenica Meridionale e tutti i centri della costa a sud di Battipaglia. Il nuovo tracciato progettato da RFI, infatti, prevede il passaggio per il Vallo di Diano con il ritorno lungo la costa soltanto in territorio calabrese.

Alta velocità: il documento di comitati e sindaci

Nei giorni scorsi è stato elaborato un documento che sarà sottoposto ai sindaci dei comuni della Piana del Sele, Cilento, costa lucana e della costa tirrenico-calabrese. Servirà proprio a chiedere la revisione del progetto della linea alta velocità Salerno – Reggio Calabria.

A redigerlo l’avvocato Franco Maldonato (con Egidio Marchetti del Comitato cilentano per l’alta velocità) che nei mesi scorsi aveva manifestato la propria contrarietà al nuovo tracciato, evidenziando tutta una serie di ragioni a giustificazione della sua tesi. Argomentazioni, queste, che vengono riproposte nel documento.

I motivi del “no” alla nuova tratta

Sul piano generale il percorso progettato risulta più lungo di 58 chilometri rispetto a quello attuale. Inoltre avrebbe una spesa di 30 miliardi che sarebbe insostenibile. Non solo. L’avvocato Maldonato evidenzia come la tratta alta velocità andrebbe ad attraversare aree con severe criticità idro-geologiche, ad alto rischio sismico, notevole impatto ambientali ed avrebbe lunghi e complessi tempi di costruzioni. Non solo: l’opera risulterebbe in contrasto con il principio di sostenibilità ambientale fissato nell’Agenda 2030.

Sul piano locale, poi, nel documento si osserva come il nuovo tracciato sia “un pericolo mortale per tutte le zone costiere della Campania, Basilicata e Calabria, che sarebbero perciò condannate ad un turismo essenzialmente automobilistico, in quanto tale insostenibile“. Tutto ciò nonostante l’Alta Velocità in questi anni abbia determinato un rilevante incremento dei flussi turistici per le tratte del Cilento, del Golfo di Policastro e dei territori a sud.

Infine le contestazioni relative al nuovo progetto alta velocità riguardano l’aspetto economico considerato che adeguare la linea esistente costerebbe certamente meno.

L’appello

Di qui l’appello al Governo affinché la scelta sia rivista. Il documento elaborato sull’alta velocità verrà firmato da tutti i comitati territoriali esistenti che si battono contro il nuovo tracciato. Infine sarà sottoposto per la firma ai sindaci del circondario di Paola, Sapri e Vallo della Lucania.

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