Omicidio di Paestum: investigatori tornano nella casa del delitto: ecco le novità

Carmela Santi
Omicidio di Paestum - Gilda Candreva

Nuovo sopralluogo nella casa di Nonna Gilda e nuove testimonianze. Proseguono le indagini per far luce sull’omicidio di via Tavernelle di Capaccio Paestum. Esattamente un mese fa, era il sette novembre, il corpo dell’anziana donna è stato ritrovato in una pozza di sangue nella sua abitazione a pochi passi dal sito archeologico. Ad ucciderla la nipote di appena sedici anni.

Omicidio di Paestum: la dinamica

Otto coltellate di cui quattro alla schiena non hanno lasciato scampo alla 76enne. La ragazza prima rinchiusa a Nisida si trova tuttora presso una comunità protetta per minori a Napoli.

Le indagini

Sull’omicidio di Paestum restano tanti interrogativi. Perché le due donne hanno litigato? Perché la situazione è degenerata a tal punto da spingere la ragazza ad infliggere alla nonna ben otto coltellate? La ragazza è accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal legame di stretta parentela con la vittima.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Salerno sull’efferato delitto che ha sconvolto tutta la comunità locale continua a lavorare. Nulla deve essere lasciato al caso.

Sopralluogo nella casa dell’omicidio di Paestum

Nei giorni scorsi il procuratore capo Patrizia Imperato è tornato di persona nella casa di Capaccio Paestum nonna Gilda aveva trascorso tutta la sua vita e dove purtroppo ha trovato la morte. La presenza degli inquirenti non è passata inosservata. Il magistrato insieme ai carabinieri del Sis di Salerno e al comandante della locale Stazione ha effettuato un nuovo sopralluogo. La scena dell’omicidio di Paestum, è stata esaminata di nuovo da cima a fondo, in particolare l’ingresso, dove la 76enne è stata rinvenuta morta in una pozza di sangue, a faccia in giù e rivolta verso l’uscio.

Accurati rilievi sono stati eseguiti anche nelle altre stanze e sulla porta d’ingresso dell’abitazione, anche al fine di riscontrare la versione dei fatti fornita dalla minorenne nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Al termine del sopralluogo il magistrato ha ascoltato anche diversi testimoni, una quindicina, tra cui il fidanzato della minorenne.

Inizialmente si era diffusa la notizia, confermata anche dal ragazzo, che la fidanzatina potesse essere in attesa di un bambino. Notizia subito smentita dal legale della minorenne, l’avvocato Antonello Natale.

A distanza di un mese nella Città dei Templi ancora nessuno riesce a darsi una spiegazione su cosa sia realmente accaduto e cosa soprattutto sia scattato nella testa della minorenne, definita da tutti una ragazza tranquilla.

La morte di nonna Gilda

Nonna Gilda secondo l’esito dell’esame autoptico è stata uccisa con otto coltellate, sei gravi, di cui due mortali ai polmoni e due più lievi. Quelle mortali le avrebbe ricevute alla schiena quindi sarebbe stata di spalle. Fra le due parenti ci sarebbe stata una colluttazione come testimonia la ciocca di capelli della ragazza ritrovata tra le mani della nonna.

Resta da capire il perché della lite, gli investigatori stanno continuando a lavorare proprio per risalire all’elemento scatenante che ha trasformato l’abitazione di via Tavernelle nel luogo del delitto. Le due donne non si vedevano da tempo. La ragazza sarebbe passato lì per caso durante un passeggiata. La nonna l’avrebbe inviata ad entrare. Subito dopo il delitto avrebbe più volte ripetuto che la nonna l’aveva aggredita e che lei si era dovuta difendere. Il suo legale potrebbe chiedere la permanenza in casa per la minorenne e, contestualmente, la sua messa alla prova. La ragazza, essendo minorenne, potrebbe arrivare anche alla sospensione del procedimento fino a 3 anni o finanche all’estinzione del reato all’esito positivo di un percorso rieducativo.

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