Il calcio scommesse e la rinascita: la parabola di Beppe Signori raccontata a Sapri

Maria Emilia Cobucci

È stato l’ex vicecampione del mondo Beppe Signori ad aprire a Sapri con il suo libro, “Fuorigioco – Perde solo chi di arrende”, la seconda edizione di “Incontriamoci a Natale. Libri sotto l’albero”. La rassegna letteraria organizzata dall’associazione Terre del Bussento e dal suo patron Matteo Martino.

Un’ospite tutto d’eccezione per dare il via ad una serie di incontri culturali che verranno realizzati nella Città della Spigolatrice per tutto il periodo Natalizio.

Beppe Signori a Sapri, la presentazione

Ad affiancare Beppe Signori nel corso della presentazione del suo libro sono stati il caporedattore Rai sport Fabrizio Failla, autore anche della prefazione del libro, e il regista RAI Nello Pepe. Entrambi hanno accompagnato l’ex bomber della Lazio nel suo incredibile e al tempo stesso coinvolgente racconto attraverso il quale sono stati ripercorsi gli ultimi 10 anni della sua vita.

I più difficili per Signori, iniziati il primo Giugno del 2011 quando fu accusato di calcioscommesse. Una vicenda giudiziaria che per il noto calciatore si è conclusa il primo giugno del 2021 nel migliore dei modo: assoluzione con formula piena da tutte le accuse perché il fatto non sussiste.

Una sentenza che però arrivava dopo 10 lunghi anni. Un periodo interminabile per Beppe Signori e per la sua famiglia che, come dichiarato dal campione, gli è stata sempre accanto soprattutto nei momenti più difficili.

Le parole dell’ex calciatore

Dopo dieci lunghi anni sono stato prosciolto da tutte le accuse – ha affermato Signori – ma la mia vita rimarrà sempre segnata da quei tragici momenti”. Tanta dunque la forza che Signori ha mostrato negli anni, come sottolineato dallo stesso, “senza mai arrendermi perché sapevo di essere innocente. È stato questo il mio goal più bello: vincere questa dura battaglia e ridare la serenità alla mia famiglia e ai miei figli”.

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