Abusi edilizi nel Cilento: Tar rigetta ricorso, Parco acquisisce area al patrimonio

Ernesto Rocco
Carabinieri forestali

Proseguono le attività degli uomini del raggruppamento Carabinieri Parchi finalizzate a contrastare gli abusi edilizi e a garantire la tutela del territorio. In questo caso le contestazioni risalgono allo scorso inverno ma la vicenda giudiziaria è arrivata alla fine soltanto nelle scorse settimane dopo essere finita all’attenzione del Tar.

Abusi edilizi: le contestazioni

Tutto inizia nel marzo scorso quando i militari della stazione di Castellabate hanno accertato degli abusi in località Lago di Castellabate.

Nello specifico era stata realizzata una rampa di accesso effettuata mediante scavi e riporti. Un’opera della lunghezza di circa 25 metri per una larghezza di circa 3 metri.

Il tutto senza il nulla osta da parte dell’Ente Parco. Un atto necessario considerato che gli abusi edlizi erano stati effettuati in una zona B1 della sua perimetrazione definitiva.

Il provvedimento

Di qui il provvedimento da parte del direttore, Romano Gregorio, di demolizione degli abusi edilizi, con l’avvertimento che, qualora ciò non fosse accaduto l’Ente avrebbe avviato la procedura in danno e, come previsto dalla normativa, avrebbe proceduto all’acquisizione gratuita al proprio patrimonio delle opere abusive e dell’ulteriore area necessaria alla realizzazione di opere analoghe.

L’ordinanza era stata oggetto di giudizio dinanzi al Tar Campania sezione di Salerno, su ricorso presentato dal responsabile degli abusi edilizi. I giudici hanno però rigettato il ricorso.

Nelle scorse settimane, quindi, i forestali hanno eseguito nuove verifiche e accertato che l’abuso non era stato ancora rimosso. Di qui la decisione del Parco di intimare lo sgombero dell’area e di avviare la procedura per l’acquisizione gratuita dell’area per un totale di circa 100 metri quadrati.

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