Ritrovati in collina i resti di due soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale

Emilio Malandrino

Nuovo ritrovamento dei volontari dell’Associazione Salerno 1943. Rinvenuti i resti di due soldati tedeschi, in Italia nella seconda guerra mondiale. L’identificazione è stata resa possibile grazie all’equipaggiamento e agli elementi della buffetteria in dotazione alla Wehrmacht.

Ritrovati resti di soldati tedeschi: l’identificazione

Sono emersi tra le sterpaglie i due piastrini identificativi. Il primo reca la stampigliatura “5/A.E.A. 206 513 B.G.A.”, il secondo “513 2 SCH ERS KP68”. Dalle prime ricerche effettuate dall’Associazione si tratterebbe di un artigliere e di un fante del 68° Reggimento Fanteria.

Sarà il WAST, l’ente tedesco con cui Salerno 1943 collabora da anni a condurre lo studio archivistico necessario a individuare i loro nomi.

Il ritrovamento dei resti dei soldati tedeschi è avvenuto sulle colline salernitane. Intervenuti anche i carabinieri della Sezione radiomobile alla presenza del Capitano Malaspina e del Maresciallo Maltempo.

Con questi ritrovamenti sale a 10 il numero dei soldati recuperati dall’Associazione Culturale Salerno 1943 di cui 5 tedeschi, 4 inglesi ed 1 americano.

La ricostruzione storica

I rioni collinari di Salerno furono interessati nel 1943 dal pesante fuoco dell’artiglieria alleata. Molti i soldati che persero la vita, altrettanti i dispersi. E’ il cappellano militare inglese John Wallis ad offrire, con le sue memorie, uno spaccato di quanto accadde in quei giorni. Il religioso seppellì numerosi soldati, verosimilmente anche tedeschi. Si legge dalle sue memorie che il più delle volte la sepoltura veniva evidenziata con una croce di legno ricavata dai rami della vegetazione per permettere, in un secondo momento, il recupero delle salme.

Il commento

E’ per noi motivo di orgoglio, soprattutto in un contesto sociale come quello odierno, sensibilizzare l’attenzione sulla tragicità della parola guerra e dare una degna sepoltura a quei ragazzi che non ebbero la fortuna di ritornare a casa. L’obiettivo delle ricerche dell’Associazione è quello di mantenere viva la memoria sui tragici eventi del 1943 che interessarono Salerno e le località limitrofe. A quasi 80 anni dallo sbarco angloamericano, il nostro ricordo va a quelle famiglie che, distrutte dalla guerra, non ebbero una lapide su cui piangere i propri cari“. Così il presidente dell’associazione Vincenzo Pellegrino.

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