Caro energia, comune del Cilento lancia appello al governo:

Antonio Pagano
Cuccaro Vetere
Un panorama di Cuccaro Vetere, foto Ianuale Nicola

Per far fronte al caro energia e all’aumento dei costi di luce e gas per famiglie, imprese, enti locali, il Comune di Cuccaro Vetere, guidato dal sindaco Aldo Luongo, ha deciso di rivolgersi al governo per fare richiesta di misure nazionali ed europee per il contenimento appunto del caro energia.

Una iniziativa promossa dal Consiglio Direttivo nazionale dei Borghi più belli d’Italia, a cui diversi centri stanno aderendo.

Misure dovute all’aumento delle bollette: ecco di che si tratta

Nel corso del 2022 le bollette di energia elettrica e gas hanno subito un aumento gravoso a causa della maggiore richiesta di energia dovuto all’incremento della produzione industriale, nonché dovuto al conflitto in Ucraina.

Per i prossimi mesi è previsto, inoltre, un aumento di 40 miliardi che avrà una ricaduta economica di circa 1300 euro in più a famiglia.

Le proposte per contrastare il caro energia

Il Comune, anche sulla base delle proposte delle regioni italiane, richiede al Governo, ai Parlamentari misure importanti. Tra queste una forte sburocratizzazione per gli interventi di installazione di impianti di produzione elettrica e termica alimentati da fonti rinnovabile.

Per affrontare il caro energia si chiede anche di individuare misure di supporto alle famiglie e ai singoli cittadini, con “bonus energia”, in base alle fasce ISEE (almeno fino a 30mila euro). Un modo per limitare il costo dell’energia termica ed elettrica, concertando le iniziative con i gestori dei servizi e le multiutilities, individuando anche soglie di sconto e di non pagamento dell’energia.

Ritenuta necessaria pure una campagna nazionale per evidenziare l’importanza delle installazioni di pannelli solari fotovoltaici sui tetti. Ciò in particolare delle abitazioni unifamiliari e bifamiliari, tipologia prevalente nei piccoli Comuni e nei territori montani. Si punta, inoltre, a far concludere gli iter normativi ai ministeri competenti relativi alle “comunità energetiche”, in attuazione della Direttiva europea Red II, volta a stimolare l’autoproduzione di energia per imprese industriali, agricole e comunità. 

Le “comunità energetiche” sono importante strumento per la transizione ecologica, ed è necessario allargarne la portata potenziale anche per l’utilizzo dei 2,2 miliardi di fondi previsti dal PNRR per finanziare le comunità energetiche nei piccoli Comuni.

Il caro energia non è l’unico problema. E infatti si chiedono interventi anche per l’aumento dei costi finali di pellet e legna da ardere, tradizionale combustibile utilizzato nelle valli alpine e appenniniche italiane.

Aiuti per le imprese

Misure contro il caro energia vengono proposte anche per le imprese: si richiede infatti di potenziare la misura del credito di imposta in merito alla spesa sostenuta dalle imprese per l’acquisto della componente energetica (elettrica, gas, carburante).

Potenziare, poi, la misura del micro credito liquidità: destinato solo a micro imprese, al fine di incrementare la liquidità delle imprese.

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