Cannalonga punta a diventare una Comunità Energetica rinnovabile

Antonio Pagano
Panorama di Cannalonga

Il Comune di Cannalonga, guidato dal sindaco Carmine Laurito, punta a costituire una Comunità Energetica Rinnovabile. 

Con il Decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162 (cd. Decreto Milleproroghe), sono state introdotte anche nel nostro Paese le “comunità energetiche rinnovabili” previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE), quali forme di aggregazione tra cittadini, pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese finalizzate alla condivisione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, in direzione di uno scenario energetico basato sulla generazione distribuita e sullo sviluppo di energia a chilometro zero.

Fondi per la costituzione di Comunità di Energie Rinnovabili

Il Piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia (PNRR), approvato in via definitiva con decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea dell’8 luglio 2021 sulla base della proposta della Commissione COM(2021) 344, ha stanziato più di 2 miliardi di euro per installare 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità energetiche rinnovabili puntando sui Comuni con meno di 5.000 abitanti, quelli cioè più a rischio di spopolamento. 

Cannalonga ha deciso perciò di partecipare alle procedure concorsuali stabilite dalla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive al fine della costituzione di “Comunità Energetiche Rinnovabili E Solidali” sul territorio comunale e in caso di finanziamento dell’iniziativa, alle successive fasi necessarie per la loro attivazione.

Ecco gli obbiettivi delle Energie Rinnovabili

Le C.E.R. hanno numerosi impatti positivi sui cittadini coinvolti quali:

  • Benefici ambientali: evitano la produzione di energia da fonti fossili (carbone, petrolio e metano) e la conseguente emissione di inquinanti e gas climalteranti;
  • Benefici economici: sono previsti dalla legge incentivi economici per almeno 20 anni;
  • Benefici sociali: è possibile realizzare, con parte dei benefici economici ottenuti, progetti sociali e/o ambientali individuati dagli stessi membri della comunità, a vantaggio della stessa comunità.

La condivisione dell’energia elettrica prodotta dalla C.E.R. avverrà utilizzando la rete di distribuzione esistente. I soggetti membri della C.E.R. mantengono i loro diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore di energia elettrica, e possono uscire dalla comunità quando lo desiderano.

Condividi questo articolo
Exit mobile version