Punti nascita: salvo Vallo della Lucania, in bilico Sapri e Polla

Carmela Santi
Punti nascita

Il punto nascita dell’ospedale San Luca ha avuto una proroga. Per quello di Polla e Sapri la situazione è più critica. Se non arriveranno indicazioni diverse rischiano la chiusura. Per scongiurare il peggio, il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone e quello di Sapri, Antonio Gentile hanno incontrato al San Luca il dottore Salvatore Ronsini, direttore del dipartimento per la Salute della mamma e del Bambino dell’Asl Salerno.

Punti nascita: le proposte

Durante l’incontro sono stati ideati dei percorsi non solo per assicurare il numero di nascite richieste dalla Legge (400 l’anno) ma anche il potenziamento del personale impiegato. Sul primo punto l’unica soluzione possibile e con più chance di poter essere concretizzata è quella relativa all’accorpamento dei punti nascita di Sapri e Vallo.

«Possiamo procedere in tal senso – ribadisce Ronsini – ma resta la grave carenza di personale. Se non arriveranno altri medici, e stiamo lavorando per averli, anche un percorso condiviso tra i due ospedali non risolverà la questione. Non demorderemo. Nei prossimi giorni incontrerò il direttore generale dell’Asl per presentargli le proposte elaborate con i sindaci. Ma è necessario – prosegue Ronsini – che la politica faccia la sua parte».

Il precedente

Nel 2018 solo grazie ad un’azione congiunta di sindaci, sindacati, direzione generale dell’Asl di Salerno e Regione Campania fu scongiurata la chiusura dei punti nascita di Sapri, Polla e Vallo. In base all’ormai noto Decreto Balduzzi sono soggetti a chiusura i punti nascita con meno di 400 parti all’anno.

Negli scorsi mesi il presidente Vicenzo De Luca ha ricordato che la Regione è stata diffidata già tre volte per la mancata chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla. Il tavolo avviato per il San Luca di Vallo e l’ospedale di Sapri continuerà fino a formulazione completa, che si presume avverrà nei prossimi giorni.

Per Polla, al Luigi Curto, sarebbero poco meno di 350 i parti avvenuti nel reparto di ostetricia. Manca un mese e mezzo alla fine dell’anno. I sindaci del Vallo di Diano restano in attesa ritenendo fondamentale la posizione che assumerà la direzione generale dell’Asl di Salerno.

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