Come d’incanto: dalla ludoteca alla paninoteca è un gioco da ragazzi… o forse no

Silvana Scocozza
Da ludoteca a paninoteca a Eboli

“Quando non sai proprio come risollevare le sorti di quello che per anni è stato il tuo lavoro e hai difficoltà ad immaginarti in un altro posto, in un altro luogo, in un altro settore lavorativo devi necessariamente trovare il coraggio di fermarti, riflettere e decidere per il bene della tua famiglia”.

Oggi Rosario Rocco è sereno. Soddisfatto per i sacrifici portati avanti e per la serenità che la sua famiglia torna a respirare. Ma dei momenti bui e dello sconforto, ricorderà per sempre ogni cosa. Ma la sua è una storia speciale, di coraggio e di riscatto.

Dalla ludoteca alla paninoteca: la storia di una famiglia che ha trovato il coraggio di cambiare

È sicuramente stato il riscatto di una coppia, di un marito e una moglie, Rosario e Rosaria, un padre di famiglia e sua moglie, che davanti alla pandemia e al mondo che improvvisamente ha cambiato e modificato tutto, ha dovuto inventarsi un nuovo mestiere. Per sopravvivere. Per far crescere i propri figli, per continuare a garantire una vita dignitosa alla famiglia.

Rosario Rocco, maestro di ballo con all’attivo ambiti riconoscimenti nazionali ed internazionali, conosciuto negli ambienti sportivi della FIDS e sua moglie Rosaria, a Eboli sin dal 2012 è stato titolare della Ludoteca Come D’Incanto. Un posto fantastico in cui i bambini hanno conosciuto la leggerezza e la gioia, ricco di colori, di attrazioni, di giochi, di libertà. Tra una festa di compleanno e un’altra, la ludoteca del centro di Eboli era un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie.

Feste a tema, party, eventi ludici con intrattenimento e giochi. Tutto bene fino al 2020. Con l’arrivo della pandemia, le restrizioni dettate dai regolamenti e un nuovo modo di percepire la socialità, Rosario è stato costretto a lasciare abbassata la saracinesca della ludoteca di via Rosselli oltre il tempo necessario. Per settimane. Che poi sono diventati mesi. E poi oltre un anno intero.

All’orizzonte nessuno spiraglio, mentre la vita va avanti e le esigenze della famiglia diventano sempre più impellenti.

Era il 9 maggio 2020. Rosario scrive…

E che tristezza vederti così…quanti sacrifici abbiamo fatto per tirarti su ed ora che ci resta in mano solo un pugno di sabbia che piano piano andrà a finire perché lasciarti chiusa per ancora parecchio tempo con tutta la voglia e la forza che abbiamo non possiamo mai farcela …Non di certo vorremmo riaprire adesso perché saremmo degli incoscienti e di sicuro non se ne parlerà prima di settembre ottobre. Ma almeno tu Stato Italiano Aiutaci perché di tutte le promesse fatte non abbiamo visto ancora niente …Dacci almeno uno spiraglio di luce per continuare a sperare che tutto possa tornare alla normalità e a riprendere quello che era il nostro lavoro e la nostra dignità per i sacrifici fatti ….Siamo chiusi ormai da carnevale e credetemi mantenerla così non è facile ….Se non ci siamo ancora arresi è grazie prima di tutto al proprietario del nostro locale che in questo periodo così buio non solo per noi ma per tutti ci ha teso la mano ma poi soprattutto per la forza che ci danno i nostri figli che nonostante la loro giovane età ci esortano a non essere tristi rassicurandoci che presto tutto torni alla normalità …Ma per quanto tempo possiamo resistere Ancora !!!”.

La rinascita

E poi la forza ed il coraggio di lasciarla definitivamente abbassata quella saracinesca e dare forma e colore ad una nuova avventura imprenditoriale.

Dismessi i giochi, i playground, i rettangoli con le palline colorate e le giostrine a pedali per i più piccoli, Rosario e Rosaria si sono cimentati in un nuovo progetto lavorativo. Hanno studiato, si sono formati, hanno messo in piedi uni staff qualificato e ci hanno provato.

E come d’incanto la ludoteca lascia spazio ad una paninoteca. Stesso posto, stessi locali, ripristino dello stato dei luoghi e nuova sfida imprenditoriale. Nasce esattamente un anno fa, in queste ore, la paninoteca Peterland di via Rosselli.

“E chi l avrebbe mai detto che da ballerino mi sarei ritrovato ristoratore. Sono super orgoglioso di quello che sto costruendo insieme alla mia famiglia ed alla mia socia Alessia Formichella. Grazie mille a quanti mi hanno supportato in questa mia decisione. Grazie mille ai ragazzi del nostro staff che lavorano con impegno e passione tutti i giorni senza tregua e soprattutto alla mia famiglia, ai miei genitori ed i miei fratelli sempre presenti in tutto quello che faccio”. Era il 10 dicembre 2021, Peterland aveva solo un mese d’età e Rosario fermava emozioni su carta.

Oggi Rosario e Rosaria sono espressione di riscatto e la dimostrazione che con la forza dell’amore si superano tutti gli ostacoli. Si sono rimessi in gioco per amore dei loro tre figli Michela, Mattia e il piccolo Manuel e continuano a sognare per loro.

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