Sondaggio: Migranti e ong, sei d’accordo con la “stretta Meloni”?

Chiara Esposito
Giorgia Meloni

Un braccio di ferro durato per molti giorni, quello tra il governo Meloni e i migranti bloccati sulle navi ong. “Non ha deciso il governo di far sbarcare tutti i migranti ma l’autorità sanitaria, una scelta che abbiamo trovato bizzarra”, ha tenuto a sottolineare il premier Meloni.

A sostegno della sua teoria resta il fatto che il divieto imposto a queste navi ong di sostare in acque italiane, è del tutto legittimo visto che a bordo non ci sono naufraghi ma migranti. Il 60% dei nostri lettori appoggia la scelta del nuovo esecutivo, mentre totalmente in disaccordo è la Commissione europea.

A non esser piaciuta è la “selezione” messa in atto. Già, perché secondo la portavoce della Commissione europea.

Il commento

I cittadini di paesi terzi presenti sul territorio, incluse le acque territoriali, possono fare domanda di asilo. E, in quel caso, è richiesto agli stati membri di dare effettivo accesso alle procedure d’asilo. Abbiamo un chiaro quadro giuridico in vigore“.

Dichiarazioni che di fatto, indeboliscono il pensiero del governo italiano che vuole i paesi la cui bandiera batteva sulle navi delle ong, ad accogliere i migranti.

La svolta sembrava essere avvenuta nella serata di martedì, a seguito di un incontro incontro telefonico tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il collega francese Gérald Darmanin, ma così non è stato: i migranti della Ocean Viking sbarcano a Catania per ordine dei medici.

Il governo però non molla, lunedì prossimo a Bruxelles chiederà di discutere sul punto, con l’unico scopo di non indietreggiare.

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